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Mostra del cinema di Venezia, “La timidezza delle chiome” dello sceneggiatore reggino Milasi

Il film di Valentina Bertani ha riscosso grande apprezzamento di pubblico e della stampa specializzata

Mostra del cinema di Venezia, “La timidezza delle chiome” dello sceneggiatore reggino Milasi

Lunedì 21 Novembre alle ore 20.30, presso il Multisala Lumiere di Reggio Calabria, verrà proiettato il film “La timidezza delle chiome” di Valentina Bertani, alla presenza degli sceneggiatori Emanuele Milasi e Alessia Rotondo.

Il film ha debuttato all’ultima Mostra di Venezia all’interno delle Notti Veneziane – Giornate degli autori, riscuotendo subito grande apprezzamento di pubblico e della stampa specializzata. “La rivelazione del Festival”, “un racconto libero e autentico” “un ritratto potente, originale e sentito”, alcuni dei giudizi espressi per la pellicola che racconta la storia di Benjamin e Joshua Israel, due gemelli omozigoti di origine ebraica con disabilità intellettiva.

Finita la scuola, i due fratelli iniziano a sentirsi oppressi; mentre amici e compagni di classe pianificano una nuova vita, loro non riescono a immaginare il futuro. Avere vent’anni e un naturale carisma unito a una buona dose di spavalderia non bastano se il mondo in cui vivi non sembra essere fatto per accoglierti. Sentendosi esclusi, Benjamin e Joshua si confrontano con i limiti imposti dagli altri senza avere paura di sbatterci contro. Joshua desidera fare sesso per la prima volta, mentre Benjamin insegue l’utopia di un amore. Anche se i due entrano spesso in conflitto tra loro, il loro legame è impossibile da sciogliere. Impareranno presto che crescere significa dare spazio all’altro senza fargli ombra.

La regista Valentina Bertani racconta: «Durante la realizzazione del film, io e gli sceneggiatori abbiamo frequentato Benjamin e Joshua in modo costante per cinque anni. I gemelli sono diventati per noi come membri di una famiglia allargata. Dall’affetto che nutro nei loro confronti è nata l’esigenza di realizzare un film character driven, capace di raccontare il loro difficile periodo di passaggio tra l’infanzia e l’età adulta.

Il lasso di tempo dopo la maturità per un adolescente è una fase fondamentale della vita perché precede improvvisi cambiamenti: paure, amicizie che somigliano ad alleanze ed amori struggenti. È il momento in cui bisogna scegliere chi si vuole diventare da grandi. Credo sia un’esperienza unica per lo spettatore quella di poter osservare da un punto di vista inedito un modo di vivere poco rappresentato negli audiovisivi: quello di due adolescenti con disabilità intellettiva».

Lo sceneggiatore Emanuele Milasi, che sarà presente in sala, è di Reggio Calabria. Direttore Artistico del Pentedattilo Film Festival, ha già firmato opere come il documentario “Made in Italy” della stessa Valentina Bertani, il film “Gramsci 44” di Emiliano Barbucci” e il cortometraggio “Non toccate questa casa” di Americo Melchionda. Attualmente è in produzione il film di animazione scritto con Lara Fremder “Un viaggio A Teulada” per la regia di Nicola Contini, Pascal Chevé, Florent Mounier.

«Sono molto emozionato – dice Emanuele Milasi – di presentare il film nella mia città. È un film importante, che ha dentro un pezzo di cuore di ogni persona che ci ha lavorato. Raccontiamo la potenza esplosiva di due adolescenti attraverso il loro sguardo, che alla fine è un po’ diventato anche il nostro. È un film ma è anche vita vera, quella di Benjamin e Joshua certo, ma anche la nostra, che con loro siamo cresciuti e con loro abbiamo imparato a raccontare il loro incredibile mondo.

Proprio con la co-sceneggiatrice Alessia Rotondo avevamo presentato all’ultimo Pentedattilo Film Festival uno spezzone inedito del film e tutti ne erano rimasti colpiti. Non vedo l’ora di mostrare il film completo a tutto il nostro pubblico che lo aspettava da mesi”.

Alessia Rotondo, co-sceneggiatrice messinese, aggiunge: «Il film verrà presentato anche a Messina e la proiezione è già sold out tanto che è stata aggiunta un’altra data. Questo film ci stupisce sempre, e in ogni città l’accoglienza è straordinaria».

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