Reggio, caso “Dante Alighieri”: l’Usb richiama gli enti: «Atteggiamento miope»

«Da oltre un mese si rincorrono preoccupanti notizie sulla fase di difficoltà economica attraversata dall’Università per Stranieri “Dante Alighieri”. Nell’esprimere, innanzitutto, la nostra vicinanza al personale docente, ricercatore e tecnico ed amministrativo dell’Università e al corpo studentesco, non possiamo evitare di sottolineare la sorprendente mancanza di azioni concrete da parte degli Enti promotori e sostenitori dell’Università, nonostante le ripetute sollecitazioni dei vertici della stessa».

Così in una nota l’Usb (Unione sindacale di base) Reggio Calabria che continua: «Apprendiamo, infatti, che Comune di Reggio Calabria e Città Metropolitana da anni non versano i contributi annuali necessari a sostenere il funzionamento ordinario dell’Ateneo, senza avere offerto motivazioni di tale scelta e pur avendo continuato a co-gestire la Dante Alighieri attraverso i propri rappresentanti nel Consiglio   d’Amministrazione della stessa».

Per l’Usb altrettanto «incomprensibile» è la riduzione, da parte della Regione Calabria, del contributo annuale cui essa si è impegnata con una legge regionale che risale addirittura al 1988.

«Riteniamo miope l’atteggiamento tenuto negli anni da parte degli Enti locali e ancor più grave il fatto che essi non abbiano sentito l’esigenza di invertire la rotta neppure dopo la pandemia, che ha indebolito le Università del Sud in misura ancora maggiore rispetto ai grandi atenei del Nord. Persino in queste fasi concitate, mentre il futuro del personale dell’ateneo è incerto, i rappresentanti degli Enti appaiono incapaci di assumere impegni chiari che non significherebbero, si badi, nuovi impegni, quanto, semmai, la correzione delle loro inadempienze passate».

«Oggi – sottolinea l’Usb – l’Università si trova a dovere compiere delle scelte per consolidare il proprio presente ed assicurare il proprio futuro. Da una parte, l’ipotesi della federazione con l’Università Mediterranea, che a nostro avviso apre una prospettiva di importante potenziamento per il sistema universitario calabrese, dall’altra l’interessamento di società private attive nel settore dei corsi on-line».

Le scelte da compiere, secondo l’Unione sindacale di base, le hanno di fronte, però, anche gli Enti locali, che possono avere un grande ruolo di indirizzo, ma anche di sostegno a una positiva sinergia con l’Università Mediterranea «erogando al più presto le somme non corrisposte negli anni. Se decideranno, invece, di continuare a non rispondere dei loro obblighi passati e presenti contribuiranno non solo all’aggravarsi delle condizioni di incertezza per il corpo docente e il personale tecnico amministrativo della Dante Alighieri, ma metteranno a rischio l’esistenza o quantomeno la fisionomia di un presidio formativo e culturale la cui importanza non possono continuare a riconoscere unicamente a parole».

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