Reggio, si insedia il comitato per la valorizzazione della cultura ebraica in Calabria – VIDEO

«La storia degli ebrei di Calabria è antichissima. Loro furono molto coinvolti nella vita di questa comunità. Lasciarono tracce davvero prestigiose come il primo commentario al Pentateuco di Rashi stampato con data certa nel 1475 a opera di Avraham Ben Garton Ben Yishaq». È tornata a Reggio Calabria Debora Penchassi, direttrice della Danely Foundation di New York per la promozione della cultura ebraica e ricercatrice esperta dell’antica cultura ebraica in Italia.

Anche lei è componente del comitato per la valorizzazione della cultura ebraica in Calabria che oggi si è ufficialmente insediato al castello Aragonese. Lo stesso che nel 2020 ospitò la mostra dedicata al commentario di Rashi e l’esposizione della copia custodita presso la biblioteca De Nava.  

Una storia antica e importante

Reggio e la sua Giudecca. Una storia antica da custodire, da tramandare e ancora da riportare alla luce in tutta la sua interezza. Per questo nel 2020 la giunta comunale di Reggio Calabria ha formalizzato con una delibera la costituzione di un comitato per la valorizzazione della cultura ebraica in Calabria. Il compito è quello di «progettare, promuovere e coordinare iniziative progettuali, a vario titolo finanziate, in grado di restituire alla memoria il ricco passato di dialogo e di scambio sociale, culturale ed economico tra la città di Reggio Calabria e le Comunità ebraiche». Quel comitato oggi si è formalmente insediato al castello Aragonese di Reggio Calabria. Questa sarà la sua sede.

Presentato oggi il comitato presieduto dal sindaco ff del comune di Reggio Calabria, Paolo Brunetti, oggi rappresentato dall’assessora alle Attività Produttive, Angela Martino. Impossibilitata a essere presente l’assessora alla valorizzazione dei Beni culturali, Irene Calabrò. Con determinazione, tre anni fa, diede impulso all’iniziativa, grazie anche al prezioso apporto dell’allora dirigente di settore, Giuseppe Putortì.  

Ecco gli altri componenti presenti e oggi introdotti da Daniela Neri, funzionaria settore Cultura del comune Reggio Calabria: il consigliere metropolitano delegato, Filippo Quartuccio, il soprintendente Archeologia, Belle arti e Paesaggio per Reggio e Vibo Valentia, Fabrizio Sudano, Francesco Micalizzi in rappresentanza di Giulia Barrera, soprintendente Archivistica e Bibliografica della Calabria, Daniele Colistra, in rappresentanza di Giuseppe Zimbalatti, rettore dell’università Mediterranea, Roque Pugliese, presidente della sezione calabrese della comunità Ebraica di Napoli, Debora Penchassi, direttrice della Danely Foundation di New York per la promozione della cultura ebraica e ricercatrice esperta dell’antica cultura ebraica in Italia. Componente è anche il sindaco metropolitano ff, Carmelo Versace.

Identità e Storia

«Questa prima riunione rappresenta il punto di partenza di un percorso di ricerca e valorizzazione della nostra identità e della nostra storia. Esso fu immaginato dall’amministrazione Falcomatà nel 2020. Il comune di Reggio, affiancato dalle più importanti istituzioni culturali, avvia così un lavoro di ricerca che confluirà in un progetto museale. A esso approderanno le attività che da oggi in poi il comitato porterà avanti, nella consapevolezza di operare in una città da sempre crocevia di culture». Lo ha sottolineato l’assessora comunale alle Attività Produttive, Angela Martino.

Il museo delle Giudecche di Calabria

«La costituzione di questo comitato a carattere scientifico costituisce la prosecuzione di un percorso avviato nel 2020, all’inizio della pandemia. Abbiamo inteso recepire gli stimoli generati dal grande interesse dimostrato dalla comunità ebraica e da studiosi per le tracce, come il commentario al Pentateuco di Rashi, lasciate sul nostro territorio.

Ci siamo riproposti, e questo comitato ne è la prova, di dare evidenza a questo patrimonio di così grande valore. Grazie al contributo di Deborah Penchassi capteremo i contatti delle comunità ebraiche nel mondo che certamente vorranno venire a Reggio per riscoprire questa storia tutt’altro che persa e dimenticata. Notevoli saranno i risvolti culturali e turistici. Nostro obiettivo è allestire un museo che racconti la storia della Giudecche di Calabria». Lo ha dichiarato Irene Calabrò, assessora comunale alla Cultura e al Turismo di Reggio Calabria.

«La città Metropolitana è presente in questo percorso di recupero della nostra storia e della nostra memoria, certi che sarà un cammino virtuoso e condiviso nel segno di nuove prospettive di sviluppo». Questo l’accento posto dal consigliere con delega alla Cultura della Città Metropolitana, Filippo Quartuccio.

Un vincolo unitario per le Giudecche

In questo percorso di approfondimento e ricerca di fondamentale importanza l’apporto dell’università Mediterranea e delle sovrintendenze Archeologia, Belle arti e Paesaggio per Reggio e Vibo Valentia e Archivistica e Bibliografica della Calabria.

«Nel nostro territorio palpita la storia ebraica. Lo dimostra il grande interesse manifestato da sempre dalla comunità ebraica verso i resti dell’antica sinagoga di Bova Marina. Una struttura ancora da indagare ma già molto preziosa.

Vestigia di una presenza importante e radicata che intendiamo valorizzare con un’attività di censimento delle Giudecche disseminate sul nostro territorio. Da Bova fino a Reggio e ai luoghi che ancora dobbiamo riscoprire. Vorremmo individuarle, catalogarle e legarle sotto un vincolo unitario per preservarle dall’espansione edilizia come abbiamo fatto con i palmenti della costa Ionica». Lo ha evidenziato Fabrizio Sudano, soprintendente Archeologia, Belle arti e Paesaggio per Reggio e Vibo Valentia.

Ebraismo in Calabria

«È una grande gioia essere qui. Questo comitato mette in relazione più istituzioni per lavorare all’emersione di una storia identitaria di cui ebraismo è parte integrante. Sono molto contento di essere qui in un’occasione che ci offre l’opportunità di guardare al futuro senza dimenticare il passato.

Molto significativa la coincidenza dell’insediamento di questo comitato con la recente nascita della sezione calabrese con sede a Palmi della comunità ebraica di Napoli. C’è un fermento importante che porrà questa terra al centro di un importante cammino di riscoperta della sua storia scritta anche dalla comunità ebraica». Così Roque Pugliese, presidente della sezione calabrese della comunità ebraica di Napoli.

Gli ebrei di Calabria nel mondo

«L’occasione odierna è davvero molto importante. La presenza della comunità ebraica a Reggio e in Calabria ha lasciato tracce di rilevanza internazionale. Il commentario di Rashi, testo religioso di assoluto riferimento per il suo fine contenuto e per l’indiscusso spessore del suo autore che Ebrei di tutto mondo leggono e studiano ogni giorno. Le Giudecche, non ghetti ma quartieri nei quali sceglievano di vivere insieme, di intrecciare i commerci di seta e di produrre il vino kosher. C’è davvero tanto da riscoprire e documentare e tanto ancora da conoscere e da approfondire con la nostra ricerca». Queste le conclusioni di Debora Penchassi, direttrice della Danely Foundation di New York per la promozione della cultura ebraica e ricercatrice esperta dell’antica cultura ebraica in Italia.

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