Reggio, Pentateuco: via Giudecca avrà il suo pannello informativo con QR Code

di Marina Crisafi – Storia e tecnologia che camminano di pari passo per fare ai cittadini un regalo prezioso: la possibilità di sfogliare “virtualmente” il “Commentario al Pentateuco”, la prima Bibbia ebraica della storia stampata proprio a Reggio Calabria nel lontano 1475. È questo il fine ultimo dell’iniziativa organizzata dalla Comunità Patrimoniale Scalinata Monumentale di Via Giudecca e dal Rotary E-Club Italia 2102 che vedrà il 25 maggio l’installazione permanente di un pannello informativo con QR-code dell’antico testo.

Il Commentario al Pentateuco


Il “Commentario al Pentateuco” è la prima versione ebraica della Bibbia, uno dei testi più letti al mondo, stampata nella Giudecca di Reggio Calabria presso una delle prime stamperie della storia il 5 febbraio 1475 con i caratteri mobili inventati da Gutenberg soltanto pochi anni prima.
«In quest’antica e illustre città di Reggio posta all’estrema punta d’Italia di rimpetto alla Sicilia, vide la sua luce la prima edizione ebraica della Bibbia nel mese di Adar dell’anno 5235 della creazione del mondo, vale a dire tra il febbraio e il marzo dell’era cristiana anno 1475. Fu dessa il Commentario al Pentateuco di Rabbi Salomone Jarco impresso da un tale Abramo Garton figliuolo di Isacco». Così scriveva lo storico Vito Capialbi nelle sue “Memorie delle Tipografie calabresi”.
Realizzato grazie al contributo dei commercianti ebrei della seta della Giudecca reggina, di cui dà notizia anche lo Spanò Bolani, nella sua “Storia di Reggio Calabria da’ tempi primitivi sino all’anno di Cristo 1797”, l’incunabolo fu scoperto dallo studioso Giovanni Bernardo De Rossi e poi donato alla biblioteca Palatina di Parma dove è tuttora conservato.
A Reggio Calabria, presso la biblioteca De Nava è custodita la copia anastatica del testo.

L’installazione del pannello col QR-Code


L’inaugurazione dell’installazione del pannello informativo e QR-code del Pentateuco, donato dal Rotary E-Club Italia 2102, è prevista per le 19:45 presso la Scalinata monumentale di via Giudecca alla presenza del suo presidente Luigi De Maio e della intera Comunità Patrimoniale.
«I Qr Code in realtà sono quattro – spiega la presidente della Comunità Patrimoniale, Simona Lanzoni – due consentiranno di sfogliare e leggere sia in lingua ebraica che in italiano e in inglese il Pentateuco originale, direttamente e facilmente con un semplice telefonino. Gli altri consentiranno di ‘ascoltare’ il testo sia in italiano che in inglese, per consentire che l’informazione turistica e storica venga acquisita dai giovani, dalla cittadinanza tutta e anche dai non vedenti».
«Ci piace ricordare che, gli eventi organizzati dalla Comunità Patrimoniale di via Giudecca osservano gli obiettivi di Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, per garantire un’istruzione di qualità inclusiva ed equa e promuovere opportunità di apprendimento continuo per tutti; per sostenere l’innovazione; per ridurre le disuguaglianze all’interno dei e fra i paesi e, infine – ha concluso la Lanzoni – per rendere, nel nostro piccolo, la città resiliente, inclusiva e sostenibile”.

La storia della comunità ebraica reggina a Spazio Open


Nella stessa giornata, alle ore 18:00, nell’ambito dell’iniziativa “Maggio-mese del libro”, la Comunità patrimoniale della Scalinata di Via Giudecca in collaborazione con Spazio Open e presso la loro sede ha organizzato una conversazione con lo storico Tonino Nucera, autore del volume “Rosh Shel Calabria”.
Sarà un’occasione per conoscere la storia della comunità ebraica reggina: «Nocera ci accompagnerà nell’antica via Giudecca, sede di una sinagoga, di una scuola e di famose stamperie, crocevia di fiorenti traffici commerciali di seta ed altre mercanzie di cui gli ebrei avevano il monopolio, nel quartiere ebraico di Reggio Calabria» ha spiegato Simona Lanzoni. «Un lungo viaggio attraverso il tempo – come afferma lo stesso Nocera – non alla ricerca di una mitica età dell’oro o dei bei tempi andati, ma guardando al futuro, con il compito di costruirlo, come insegna da sempre la storia del popolo ebraico».

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