giovedì,Maggio 2 2024

Gioiosa Jonica, al via la rassegna teatrale “Prospettiva rovesciata”

Gli spettacoli avranno luogo nella suggestiva cornice della Villa Romana del Naniglio

Gioiosa Jonica, al via la rassegna teatrale “Prospettiva rovesciata”

La rassegna teatrale Prospettiva Rovesciata, parte da un semplice punto, comune a tutti gli spettacoli, le storie, ognuno racconta la sua storia per come l’ha vissuta e per come la percepisce. Questo semplice filo conduttore lega tutti gli eventi della rassegna, la narrazione che assume connotazione e carattere diverso, cambiando tre semplici variabili, ovvero il periodo storico in cui nascono, il pubblico a cui si rivolgono e chi narra, le storie mutano, si evolvono in qualcosa di diverso, ma sempre mantengono una prerogativa essenziale, parlano delle emozioni umane. Ognuno di noi sia raccontandole che ascoltandole prova sentimenti diversi nei confronti di quel vissuto enunciato, che nel confronto con l’altro arricchisce entrambi. In un tempo in cui uno schermo sostituisce i rapporti umani, l’importante ruolo di catarsi collettiva che assume il teatro diventa fondamentale, per una società che vuole rimanere umana.

Organizzata dall’associazione culturale Entropia Aps, la prima edizione della rassegna teatrale si svolgerà alla Villa Romana del Naniglio, a Gioiosa Ionica. La scelta di un luogo tanto suggestivo evidenzia ancora di più che unendo antico e moderno, può nascere una commistione interessante, offrendo molteplici spunti di riflessione, che poi riescono a rovesciare completamente le idee, formento un punto di vista diverso, più leggero al vissuto quotidiano.

Si inizia domenica 9 luglio con Laura Formenti in “Tranquilli poi vi spiego”, uno spettacolo di stand-up commedy, il moderno, continuando domenica 23 luglio con “Diskolos” di Menandro, il teatro antico più puro e si chiude domenica 30 luglio con “Clitemnestra ed Elettra” di Chiaraluce Fiorito e Barbara Gallo, che unisce la storia antica con tinte moderne.

Gli spettacoli si svolgeranno tutti alle 19.30, in modo da sfruttare la suggestiva luce del crepuscolo che avvolge il sito archeologico del Naniglio creando la giusta atmosfera che ancora di più faccia calare lo spettatore nella storia. 

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