Face festival in Aspromonte, così l’anima esprime la sua arte – VIDEO

«Educare all’arte, educare alla bellezza attraverso la natura e la presunzione di arrivare a un concetto puramente culturale che passa attraverso la bellezza, con un significato arcaico per la connessione che si stabilisce col bosco di Gambarie e di tutti i boschi dell’Aspromonte». Le parole del direttore artistico Paolo Genoese raccontano gli anni di passione, di condivisione e immersione per l’arte che si cala nel territorio e che riesce a farlo dialogare col resto del mondo con nuovi linguaggi.

Face Festival Aspromondo

Presentata stamattina al Castello Aragonese di Reggio, la dodicesima edizione del Face Festival, primo progetto di residenza artistica in Aspromonte: un’esperienza di immersione naturale tra i profili montani e le suggestioni ancestrali del Parco Nazionale dell’Aspromonte, tra i boschi di Gambarie di Santo Stefano in Aspromonte. Presenti  l’Assessore alla Cultura della città di Reggio Calabria Irene Calabrò, il Sindaco di Santo Stefano in Aspromonte Francesco Malara, il Direttore Artistico del Festival Paolo Genoese e una rappresentanza degli artisti in residenza durante questa edizione. A moderare la giornalista Ester Apa.

Face festival Aspromondo e la Land art

«Le novità sono quelle che ci eravamo prefissate durante la fase progettuale dell’evoluzione del Face quindi già nel pensiero Aspromondo, quindi sempre più vicini a un concetto di Land art: opere più grandi e connessione diretta con i materiali del territorio, artisti selezionati appositamente per conoscere e immaginare attraverso quello che è il bosco aspromontano. Il Face diventa Aspromondo, Aspromondo prende la sua energia dal luogo e il luogo comincia attraverso l’arte a comunicare una storia nuova che ci piace tantissimo» spiega il direttore Gonoese.

La montagna al centro del Mediterraneo

La montagna è al centro del Mediterraneo. Parte da questo slogan il sindaco Malara: «Dodicesima edizione di questo festival e quest’anno, per la seconda volta, porterà a un ampliamento del bosco degli artistici l’arte, la cultura, la natura, il turismo credo che siano tutte le facce diverse della stessa della stessa medaglia. Credo che avere un luogo all’aperto in cui esibire le proprie opere d’arte, avere un posto e fantastico col panorama davanti dello Stretto, il bosco, le faggete, le pinete che ci sono, rappresenta un modo per aiutare l’anima a esprimersi a livello artistico. Siamo contenti di aver rinnovato questo rapporto che speriamo di proseguire per poter offrire un’altra opportunità di vacanza per i nostri turisti che sempre più speriamo frequentino Gambarie»

Si parte dal Castello Aragonese di Reggio

«È significativo che parta da Reggio, con la presentazione al Castello. Riteniamo – aggiunge Calabrò – che Reggio, come comune capoluogo della città metropolitana, debba assumere la promozione e la sponsorizzazione di questi eventi e soprattutto dire che la montagna della nostra città metropolitana è quella dell’Aspromonte. È un momento di confronto di sinergia tra i comuni della città metropolitana e siamo contenti che si parta dal Castello, con un messaggio di apertura, di valorizzazione di siti culturali, ma soprattutto anche della valorizzazione del nostro patrimonio umano, Paolo Genovese per tutti, ma tutta la squadra che sta dietro al festival, una squadra alternativa, estremamente coinvolgente e che con la presenza di personalità di alto livello anche nazionale saprà sicuramente dare risalto alle nostre perle, in questo caso la nostra montagna ed essere di richiamo anche per il flusso turistico e culturale della città».

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