Teatro a Reggio, stasera in scena “Le Figlie del Vento” di Maria Pia Battaglia

In scena stasera, alle 20 allo Sporting Village, Catona la pièce, “Le Figlie del Vento” di Maria Pia Battaglia, autrice e regista teatrale.

«Il mio approdo al teatro – chiarisce – è figlio dell’esigenza di cercare un contatto col mondo a me ostile e, spesso, incomprensibile. Infatti, il teatro analizza la realtà, la interpreta, la rappresenta trasformandola in maniera suggestiva, immaginifica. La mia passione per il teatro è antica…Avevo sedici anni quando ho recitato per la prima volta nel Gruppo teatrale dell’Oratorio Salesiano di Bova Marina. Ho scritto la mia prima commedia nel 1982 per il gruppo di amici con cui condividevo l’impegno e la passione per il teatro. Per molti anni abbiamo messo in scena le mie commedie (tredici in tutto), tuttora utilizzate da numerosi gruppi teatrali (che non sempre, a onore del vero, ne rispettano la stesura). Non approvo, infatti, rimaneggiamenti che scadono, a volte, in improvvisazioni, aggiunte, omissioni che vanificano le intenzioni che hanno motivato la creazione del testo.

Un percorso lungo, a partire dal teatro di Rodolfo Chirico nel 1984 e «nel contempo studiavo dizione e recitazione col maestro Gianni Diotajuti. In seguito, grazie all’Associazione Proskenion (diretta allora da Claudio La Camera), conobbi Eugenio Barba e Julia Varley in un prestigioso contesto di studio e di confronto. Iniziò un periodo di fervore artistico grazie al quale ebbi la possibilità di frequentare artisti nazionali e internazionali, perfezionando la mia formazione.

Mi sono specializzata nel Teatro Ragazzi grazie agli incontri organizzati dall’Associazione nazionale AGITA (diretta da Loredana Peressinotto).

Ho tenuto corsi di formazione per insegnanti in varie regioni d’Italia e mi sono dedicata per lungo tempo al Teatro Scuola, realizzando messe in scena con la partecipazione dei ragazzi – ambito nel quale è doverosa l’attenzione verso un approccio pedagogico. Non ho mai smesso di scrivere per il teatro. È un’esigenza intima e prescinde dalla possibilità di mettere o meno in scena i miei testi. La lunga militanza nell’ambito del Teatro popolare ed il confronto con maestri che ho incontrato durante il mio percorso di formazione, mi ha permesso di delineare un approccio a me congeniale. L’apprendimento delle varie tecniche, per quanto prezioso, mi ha indotto a riflettere sulla sincerità del mio agire. Grazie alla formazione offerta dall’IAPC (Istituto dell’Approccio Centrato sulla Persona) ho delineato una modalità di approccio personalizzato che mi consente di esprimermi con la sincerità e l’onestà intellettuale indispensabili per produrre arte».

Il laboratorio femminile

«Da cinque anni mi dedico principalmente ai laboratori teatrali al femminile. Il gruppo di lavoro è formato da donne che hanno scelto di attraversare l’esperienza del teatro da protagoniste. “Le RaGazze ladre” è la denominazione del laboratorio centrato sulla pratica della messa in scena con molte donne impegnate di diversa provenienza: Adele Catalano, Giovanna Cuzzocrea, Mariella Ficara, Laura Marcianò, Gabriella Meduri, Annamaria Morabito, Adele Muscolo, Anna Gloria Palamara, Giulia Serranò, Tania Ventura (e con Emma Corigliano e Franca Morabito che ci affiancano quando possibile), cioè il collettivo di Reggio Calabria. E il gruppo della Jonica  con Carmen Ferrraro, M. Antonella Gozzi, Enza Mandarino, Natalia Pugliese, Giovanna Triunveri, e quello di recente formazione composto  da Antonio Bellisario, Olga Romeo, Nicoletta Strangio.

 Il laboratorio si avvale, durante le rappresentazioni, del prezioso supporto di Matteo Lorenti e dell’assistenza tecnica di Pino Scambelluri».

Nonostante gli impegni teatrali il lavoro prosegue: «Stiamo proponendo il monologo da me scritto e interpretato. Come il telaio dedicato alla figura di Penelope e Figlie del Vento: un lavoro corale caratterizzato dalla presenza in scena di undici donne che, sulle parole della voce narrante e i brani musicali scelti, offre un racconto il cui fil rouge è rappresentato dalla memoria che scandisce i vari momenti della rappresentazione».

Il tour proseguirà il 22 agosto saremo a Bagnara, il 23 a Gioiosa Jonica (nell’ambito del festival organizzato da Alberto Gatto presso Palazzo Amaduri), il 7 settembre presso Cartoline Club a Reggio Calabria. In preparazione un atto unico per quadri dal titolo “Sorellanze, la rilettura del testo In nome della madre” di Erri De Luca e un atto unico brillante dal titolo Omero e altri disastri.

«L’Associazione Hymnos che coordino da quasi vent’anni, propone, inoltre, laboratori intensivi residenziali denominati TrasformAzioni ospitati nei luoghi dove è presente la convinzione che la pratica teatrale può offrire spazi di sperimentazione utile alla consapevolezza del fare e dell’agire» chiude Maria Pia Battaglia.

Condividi
Impostazioni privacy
Privacy e termini di Google