Brancaleone, conclusi i lavori del X workshop territoriale

È giunto alla sua decima edizione il Workshop Territoriale a Brancaleone, organizzato dalla Pro Loco diretta da Carmine Verduci nella prestigiosa location della Dimora del Confino di Cesare Pavese.

Presenti tra gli ospiti il Consigliere Regionale Giacomo Crinò ed il Presidente Nazionale Epli Pasquale Ciurleo, l’archeologo Sebastiano Stranges ed il presidente dell’istituto per il Risorgimento Vincenzo De Angelis, Andrea Casile di Calabria Condivisa ed il prof. Giuseppe Avena dell’UNIME e delegato Sistur Sicilia. A fare gli onori di casa, ancora una volta, insieme a Carmine Verduci è Tonino Tringali, proprietario della dimora pavesiana.

La tematica trattata è quella del terzo settore come traino del comparto turistico nella promozione dei territori. Ruolo sempre più fondamentale quello delle associazioni nel settore turistico, a copertura di un vuoto che si è creato nel corso degli anni e mai colmato da istituzioni ed operatori commerciali privati, spesso disincentivati ad investire.

Si è parlato di nuove figure professionali legate al turismo di prossimità, quale quella del comunicatore territoriale. Un’evoluzione del comunicatore museale che deve indurre alla scoperta del territorio, andando oltre il visibile e mostrando quindi anche ciò che non si vede. La bellezza celata nelle piccole cose. Il comunicatore territoriale deve avere la capacità di sapere parlare al pubblico e di renderlo appassionato al soggetto, deve avere l’arte di saper comunicare presentazioni efficaci in grado di appassionare i visitatori a tal punto che essi la considerino la più importante delle esperienze.

Il marketing territoriale non deve solo promuovere i luoghi ma deve creare condizioni per migliorare l’offerta territoriale incontrando ogni tipologia di domanda. Soddisfare una serie di bisogni diversi e in certi casi tra di loro contrastanti. Tutto ciò di cui si è parlato, quindi, è possibile ritrovarlo nello straordinario impegno di Carmine Verduci e della Pro Loco di Brancaleone, raccontati alle altre associazioni aderenti ad Epli come “emblema di fare bene pro loco”.

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