Reggio, il “gallus” protagonista nelle allegre cromie di Adele Canale – FOTOGALLERY

«Ho messo dentro parte della mia anima. Questi quadri fanno parte di una mia collezione che ho chiamato “Impronte nell’anima”. Durante il lockdown ho avuto la necessità di esorcizzare alcuni miei pensieri, inizialmente ho pensato di scrivere qualcosa, io non so scrivere ma forse so dipingere allora prova a raccontarlo in pittura».

È ancora la chiusura a spingere gli artisti ad esprimersi in maniera prepotente. Così l’artista Adele Canale racconta al Reggino com’è nata l’esposizione dedicata alle figure dei galli. Galli simbolo, allegorie, come creature che prendono forme, ma soprattutto pregi e difetti umani, umanizzati nel loro mondo di colore.

L’esposizione, curata da Elisabetta Marcianò, fa parte delle gallerie di autori ospitate da Filippo Cogliandro a LA gourmer di Reggio Calabria.

«Ho raccontato delle storie, situazioni, ho illustrato persone e personaggi, fatti e cose, vicissitudini belle e brutte comunque che mi hanno lasciato un impronta nell’animo – spiega la pittrice-. Come li ho voluti rappresentare? Umanizzando i miei galli. Erano 40 anni che dipingevo galli e li ho un po’ più personalizzati e le ho umanizzati. E così vediamo il gallo da bambino, pulcino; o delle signore pennute che chiacchierano oppure vediamo una madre che è in lacrime per la partenza della figlia; vediamo il gallo mesto e poi vediamo i galli che lottano che è la cosa che mi caratterizzano».

«La sua cifra stilistica – aggiunge la curatrice – è sicuramente riconoscibile per l’uso del colore, colori accesi, forti e contrasti importanti che però nei soggetti ci rimandano ad una serenità dell’anima perché lei predilige i fiori sono molto grandi vistosi e allegri. Quello per cui ho scelto Adele Canale, artista reggina, di chiara fama nazionale è questa sua ricerca particolare che fa nel mondo dei galli. Il gallo è un simbolo fortissimo riconoscibile anche nella mitologia, tantissimi artisti, come lo stesso Picasso di quest’anno ricorrono i cinquant’anni della morte, amava i galli come li amavano tantissimo artisti. Anche Adele Canale ne ha fatto una sua riconoscibilità. Mi piace ricordare che è a volte gli artisti sono ossessionati da un soggetto: quando l’artista arriva a questo punto vuol dire che ha raggiunto una maturità e nel caso di Adele canale è una maturità artistica piena».

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