Reggio, nuova luce alle opere di Miriam Jaskierowicz Arman all’Accademia di Cogliandro – FOTO E VIDEO

Le ombre soffuse dell’Ipogeo di Reggio, nell’estate calda. E prima ancora le antiche stanze del castello Aragonese. Adesso nuova luce alla personale di Miriam Jaskierowicz Arman che va ad abitare un’altra parte del cuore artistico della città, nella mostra personale, curata da Elisabetta Marcianò, dal titolo “Passato presente futuro, a L. Accademia gourmet di Filippo Cogliandro.

Come chiarisce l’artista cosmopolita, adottata dalla città dello Stretto, attivista per la pace: «Un’altra cosa completamente, fa parte di un’altra parte della mia anima. Le pietre dell’ipogeo e la loro storia gli strati, rappresentano gli strati del mio lavoro. Comincio da uno e vado su per ottenere il volto, il sangue e l’anima del quadro. Questo ambiente è completamente diverso ma è anche ugualmente mio, riguarda la mia vita pubblica. L’ipogeo era la mia vita interna e spirituale. Qui ci siamo io e il pubblico. Filippo ha fatto un buon lavoro, è un mentore, vicino a ciò che faccio, un ambasciatore di pace come me».

Andando all’ispirazione: «Nel miscuglio di colori, di forme e di quello che è il soggetto , ma l’unica cosa che mi interessa sono le personalità, gli occhi, quello che è scritto nelle forme dell’espressione, ciò che è scritto delle forme della espressione del punto di vista psicologico e mentale».

Un passaggio dalle ombre dei reperti antichi alla luce dei muri bianchi che enfatizza l’altro che enfatizza la ricerca pittorica dell’artista e per la curatrice: «Il luogo è importante, il luogo che si sceglie per dare voce alle opere arte e l’accademia LA.gourmet in questi anni sta facendo benissimo il proprio lavoro perché sicuramente in questo spazio così luminoso, ricco di luce, su queste pareti bianche le opere riescono a raccontarci forse anche qualcosa in più. Come nel caso appunto di Miriam con le sue trenta opere e che sarà visitabile fino a fine gennaio» afferma Marcianò.

E il padrone di casa, Filippo Cogliandro chiarisce: «Sono onorato di accogliere Miriam a casa mia, le sue opere suscitano sensazioni veramente importanti a me, ma che alla gente che verrà a visitarla. I suoi colori e le sue espressioni rappresentano un’arte attenta, che vuole trasferire agli altri quelli che sono i sentimenti di un’artista. Oggi l’accademia si arricchisce di un’artista importante per questa città: poliedrica, è una poetessa, una scrittrice, una attrice ma soprattutto un’ambasciatrice di pace».

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