venerdì,Maggio 17 2024

Mercati, multe agli ambulanti: Imbalzano chiede buonsenso

L’ex assessore comunale: «Sul contenzioso insorto con gli operatori commerciali dei mercati all’aperto, l’Amministrazione comunale assuma una decisione di vera giustizia»

Mercati, multe agli ambulanti: Imbalzano chiede buonsenso

Candeloro Imbalzano in difesa degli ambulanti dei mercati all’aperto della città. «I commercianti che operano all’interno delle aree destinate ai mercati all’aperto, a partire da quelli di Largo Botteghelle nonché a coloro che svolgono la loro attività nei siti di Pellaro, Gallico e Catona – ha affermato – hanno storicamente svolto una preziosa ed importante opera di calmieramento dei prezzi per venire incontro alle fasce meno abbienti dei nostri concittadini, consentendo ai reggini di accedere a prezzi assai contenuti alle diverse tipologie di prodotti  offerti, peraltro di ottima qualità, da quelli tipici, agli articoli dei settori abbigliamento e calzaturiero.

Nel corso degli otto anni durante i quali abbiamo avuto la responsabilità politico-amministrativa del comparto, a fronte di una strisciante e crescente crisi economica, ci siamo sempre e doverosamente sforzati di metterli nella migliore condizione di poter operare, coscienti del loro insostituibile ruolo, anche con aperture straordinarie quando possibile, a partire dai periodi delle feste di Natale».

Imbalzano, che per due consiliature (dal 2002 al 2010), è stato assessore alle Attività produttive al Comune, con deleghe estese anche ai mercati all’aperto, ha continuato dicendo che «proprio perché coscienti della loro preziosa funzione economica e sociale, non riusciamo a comprendere la inusitata severità adottata dall’Amministrazione comunale nei loro confronti nei mesi scorsi, a seguito della necessaria rimodulazione dei posteggi per fronteggiare al meglio l’emergenza Covid.

Una operazione questa che andava concertata, come sempre avvenuto in passato, con gli stessi operatori e con le associazioni commerciali della provincia di Reggio, pur con le necessarie cautele, attraverso rapporti comunque diretti e con scelte di reciproca condivisione. La mancata comunicazione tra i due interlocutori lamentata dagli operatori del settore, costituito da padri di famiglia assai responsabili, ha prodotto un inaspettato contenzioso a seguito di decine di salate contravvenzioni elevate dopo la riapertura dei mercati stessi, una volta assicurata la necessaria e generale sicurezza, con veri e propri salassi sui commercianti in questione».

Imbalzano ha spiegato che «in situazioni di questo tipo debba prevalere il buonsenso e l’equilibrio soprattutto da parte dell’Amministrazione comunale, che deve individuare possibili soluzioni per affrontare il generale e imponente contenzioso venutosi a creare per decine di migliaia di euro, piombate sulle gracili spalle di decine di famiglie, già stremate dalle drammatiche conseguenze di una pandemia senza fine e che non fruiscono di alcun tipo di ristoro da parte del Governo. Buonsenso ed equilibrio che servano a ridare   serenità a tanti lavoratori e sollevino Prefettura, ed, in ultima istanza, Giudici di Pace dall’incombenza di dover esprimersi su una problematica che riguarda una intera categoria, non singole persone, e che potrebbe gravare, con inutili spese di giudizio, sulle stesse casse comunali».

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