Sabato 3 luglio partono anche in Calabria i saldi estivi 2021. Si torna al calendario normale, dopo i posticipi dell’anno scorso e dell’inverno dovuti all’emergenza Covid. A Reggio Calabria, in un contesto particolarmente provato dalle chiusure Covid, gli operatori del settore dell’abbigliamento, calzature, pelletteria – tra i più colpiti dalla crisi e che impiegherà molto tempo a risollevarsi – pur pronti ad accogliere con la consueta professionalità la clientela, non mancano tuttavia di esprimere una posizione critica.
È il Presidente di Confcommercio Reggio Calabria Lorenzo Labate ad evidenziare come la quasi totalità dei negozianti del settore moda sarebbe stata propensa ad un avvio più ragionato dei saldi, quantomeno a metà luglio. La posizione, pure espressa a tempo debito, non ha portato ad una decisione in linea con le aspettative atteso che, salvo pochissime eccezioni (Basilicata, Puglia…), si è optato per una data unica per tutte le regioni e, dunque, per una partenza al 3 luglio anche in Calabria.
«La chiusura ha generato forti perdite (- 40 % fatturato nel primo trimestre 2021 rispetto allo stesso periodo delle precedenti annualità) – dichiara Labate – e a nostro parere il settore avrebbe avuto necessità di rifiatare sfruttando più a lungo la riapertura per vendite a prezzo pieno. La scelta potrebbe complicare un’annata particolarmente difficile e mettere in difficoltà molti di noi commercianti perché, di fatto, con l’avvio dei saldi a inizio luglio, si passa dalla mancata vendita alla svendita.
La situazione nel centro di Reggio Calabria – continua Labate – è resa ancora più critica dalla coincidenza dell’avvio dei saldi con la “sperimentazione” della chiusura al transito veicolare di buona parte della Via Marina alta. Scelta che ha determinato finora non poche difficoltà per i commercianti del Corso Garibaldi e della vie parallele oltreché per i cittadini (quasi scoraggiati ad avvicinarsi al centro città) e che verrà monitorata con attenzione da Confcommercio – che ha avviato un confronto con l’Amministrazione comunale – per approntare a stretto giro i correttivi che si renderanno necessari. Soprattutto con riferimento al problema dei parcheggi».
Per la Confcommercio, probabilmente i saldi invoglieranno i clienti più restii in questa cosiddetta fase 3 a fare acquisti. Probabilmente, ci sarà qualche occasione in più per passeggiare, entrare nei negozi e acquistare, ma è altrettanto vero che in questo modo i commercianti si troveranno con notevoli problemi nella gestione dei magazzini.
«Proprio sul tema delle eccedenze di magazzino – conclude Labate – a livello nazionale, la nostra Federazione Moda Italia sta sollecitando un intervento governativo capace di sostenere la filiera della moda, dalla produzione alla distribuzione, con la proposta di un contributo sotto forma di credito d’imposta del 30% delle rimanenze».
In vista dei saldi, Federazione Moda Italia e Confcommercio hanno predisposto un decalogo con una serie di indicazioni fondamentali, sia per gli esercenti che per i clienti, per effettuare gli acquisti in saldo seguendo norme di sicurezza e trasparenza. Prima fra tutte il rispetto del distanziamento sociale, l’obbligo di mantenere la mascherina nel negozio e la disinfezione delle mani, includendo informazioni utili per cambiare i capi danneggiati o favorire i pagamenti digitali.