Atam s’insedia l’ad Basile: «Ho visto i bilanci, possiamo ridurre i costi»

Primo giorno di lavoro giovedì scorso per l’avvocato Giuseppe Basile, nominato nuovo amministratore delegato dell’Atam, azienda di trasporti della città metropolitana. Un lavoro che è proseguito venerdì con la riunione del cda. Ma quali sono i piano del nuovo amministratore per il futuro prossimo?

Qual è la sua visione di azienda dei trasporti dell’area metropolitana?

«Partiamo oggi con il cambio di governance. Siamo qui per affrontare i problemi di quest’azienda. Atam sconta un piano di rientro concordato con la Procura della Repubblica che scadrà nei prossimi anni ed è bene che esca da questo piano nel migliore dei modi possibili per poi programmare tutti gli investimenti necessari perché Atam possa aprirsi a nuove metodologie di trasporto e servire l’intera città metropolitana».

Quali sono a suo avviso le altre criticità da affrontare?

«L’azienda è stata oggetto di un profondo risanamento, sono fatti noti, dall’ingresso del professore Gatto fino al dottore Perrelli, sono stati fatti notevoli passi. L’obiettivo nel brevissimo termine è di ridurre i costi dove possibile. E, guardando i bilanci, è possibile. E, soprattutto, si può programmare attività per aumentare i ricavi, anche in presenza di un piano di risanamento».

Sarà una gestione in continuità con al precedente che vuole abbracciare l’area dello Stretto?

«Noi dobbiamo migliorare il servizio sulla città di Reggio e servire alcune zone della città metropolitana che chiedono di arrivare a Reggio e tornare nei luoghi di residenza. È chiaro che in un’ottica futura e di sviluppo anche il collegamento con Messina può essere un volano di sviluppo per l’intera azienda. Inoltre, al servizio tipico, cioè l’uso dell’autobus, affiancare alcune modalità nuove di interscambio: portare Atam a gestire una modalità di trasporto che sia la più variegata possibile e la migliore per servire le esigenze più variegate. Ci sono gli strumenti per sviluppare questo sistema di intermodalità, i finanziamenti europei, nazionali e regionali, il nuovo socio, città metropolitana, che ha tutto l’interesse ad espandere il servizio dalla città alla provincia ma sempre tenendo bene i piedi a terra».

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