venerdì,Aprile 26 2024

Autonomia differenziata, Aloisio: «Dov’erano i parlamentari del Sud quando è stata votata?»

Il presidente della Confesercenti reggina contro la secessione economica che amplierebbe l’iniquo sistema che il Meridione deve già subire

Autonomia differenziata, Aloisio: «Dov’erano i parlamentari del Sud quando è stata votata?»

Un altro furto ai danni del Meridione si è consumato in silenzio. L’allarme sul capestro dell’autonomia differenziata viene lanciato da Confesercenti Reggio Calabria. Come chiarisce il presidente Claudio Aloisio.

Nel Def, il documento economico o finanziario che è stato approvato dalla camera e senato, c’è una norma sull’autonomia differenziata di cui si è parlato anche diverso tempo fa e che non è altro che è una sorta di secessione mascherata. Chiarisce Aloisio: «L’autonomia differenziata darebbe alle regioni ulteriore potere di gestire oltre 23 materie diverse che in questo momento sono a capo dello Stato  in concorrenza con le regioni ovvero lo stato decide con le regioni.  

Questo discorso porterebbe chiaramente a una è vera e propria autonomia anche dal punto di vista tributario per la grossa parte, per tutte le regioni che entrerebbero in questo contesto. E ciò farebbe sì che le regioni più povere continuerebbero ad essere più povere e le regioni più ricche resterebbero tali».

Uno degli indicatori che daranno l’idea dei servizi che dovranno essere resi è quello del gettito. E questo la dice lunga. Poiché prosegue il presidente «Il gettito fiscale nelle regioni del nord è più alto e i servizi saranno migliori. In un contesto come quello attuale è una cosa fuori dal mondo: anche perché la pandemia dimostrato che il sistema federalista, così com’è strutturato, è un sistema che doveva essere cooperativo e che invece è diventato competitivo, significa che le regioni con più difficoltà dovevano essere aiutate tramite un fondo perequativo che non è mai partito. Un sistema che si è dimostrato comunque inefficiente, inefficace.

Si è visto soprattutto nelle prime fasi della pandemia quando non si riusciva a gestire è un’emergenza come quella che abbiamo vissuto perché ogni regione si muoveva (ed ha continuato a muoversi) in ordine sparso. Non è questo secondo noi è quello che deve succedere in una in uno Stato che si definisce uno stato civile uno stato avanzato».

Da qui la lettera che l’associazione di imprese reggina è pronta ad inviare.

«Confesercenti invierà una missiva a brevissimo al presidente della Regione, ai consiglieri regionali e a tutti i senatori e deputati calabresi che rappresentano il nostro territorio, ma potrebbe essere estesa a tutti i senatori e deputati meridionali, per chiedere loro dov’erano non nel momento in cui sono passate queste norme, se hanno votato queste norme, se sono d’accordo sull’autonomia differenziata, se si rendono conto che cosa significherà l’autonomia differenziata nel momento in cui verrà messa in atto per le regioni del Sud.  

Attenzione perché anche sul federalismo ci avevano detto che sarebbe stato qualcosa che non avrebbe leso i diritti delle regioni del sud e poi ci ha portato alla spesa storica. Quindi permetteteci di avere un minimo di differenza rispetto alle promesse in funzione di ciò che succede realmente: la verità è che l’autonomia differenziata darà la possibilità al ricco nord di potere diventare ancora più ricco ed autonomo ed al meridione di continuare impoverirsi ed arricchire le regioni più ricche».

top