martedì,Maggio 7 2024

Rifiuti, Locride Ambiente contro i lavoratori in sciopero: «Comportamento irresponsabile»

Secondo i vertici aziendali «Il motivo addotto è una falsità assoluta. Le buste paga sono perfettamente a disposizione dei dipendenti»

Rifiuti, Locride Ambiente contro i lavoratori in sciopero: «Comportamento irresponsabile»

«Da due giorni alcuni dipendenti di Locride Ambiente Spa, aderenti al sindacato Slai-Cobas, bloccano i cancelli del capannone sito nella zona industriale di Siderno, annunciando di conseguenza l’astensione arbitraria dal lavoro giustificata con il mancato pagamento degli stipendi. Con il loro comportamento questi dipendenti hanno, di fatto impedito, che altri loro colleghi svolgessero il proprio dovere». E’ quanto si legge in una nota di Locride Ambiente, la società che gestisce la raccolta dei rifiuti in diversi centri del territorio.

Secondo i vertici aziendali «Il motivo addotto è una falsità assoluta. La società, nella giornata di mercoledì 10 novembre 2021, ha proceduto a saldare la mensilità di settembre, con bonifico. Si sa perfettamente che i flussi bancari prevedono da 2 a 3 giorni prima di avere la disponibilità sui conti correnti della cifra accreditata. Quindi la scelta di non lavorare e di non far lavorare altri colleghi suona come un pretesto bello e buono».

Per Locride Ambiente «La sconsideratezza dell’azione è evidente, perché viene giustificata con motivi inaccettabili. L’azienda subisce da questa situazione danni enormi, che non possono essere metabolizzati con facilità».

Intanto la società è stata costretta a prendere immediati provvedimenti e si riserva di assumere altre decisioni. «I dipendenti in sciopero, peraltro, erano perfettamente a conoscenza dell’avvenuto pagamento dello stipendio relativo al mese di settembre – particolare che evidenzia di conseguenza il ritardo di sole due mensilità e non di ritardi biblici come da alcune parti fatto intendere- e quindi l’avere deciso lo stop del lavoro suona come una beffa».

Nel mirino di Locride Ambiente anche il sindacalista dello Slai Cobas Nazzareno Piperno. «Le dichiarazioni di Piperno sono lesive della serietà dell’azienda, in quanto completamente false. Assolutamente false e non ascoltabili. Afferma che da cinque mesi i lavoratori non hanno ricevuto la busta paga? Le buste paga sono perfettamente a disposizione dei dipendenti. Piperno afferma che il sindacato deve seguire le procedure previste dalla legge? Beh, il suo sindacato, ed egli stesso anche in questa occasione non ha rispettato la norma, sostenendo una iniziativa lesiva del diritto di altri lavoratori a cui è stato impedito l’ingresso nella struttura per dare inizio alla propria giornata lavorativa».

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