Reggio, licenziamenti per i lavoratori Avr: pronte le lettere di preavviso

Lavoratori Avr a rischio. Sarebbero pronte le lettere di licenziamento. A suonare il campanello d’allarme i segretari provinciali Francesco Callea, F.P. CGIL), Domenico Giordano Fit Cisl, Domenico Lombardo Uil trasporti e Giuseppe Triglia Fiadel, essendo venuti a conoscenza che «la società AVR S.p.A. in modo unilaterale sta provvedendo a convocare i dipendenti per consegnare a brevi manu lettera di preavviso di licenziamento». I sindacati, a tal proposito, chiedono al prefetto un incontro urgente e, in una lettera, riassumono la situazione.

Risale al 26 novembre l’incontro in prefettura «in cui nulla della nuova situazione era emerso – Inoltre – in maniera ufficiale, alla società AVR S.p.A. è stata data proroga dalla committente sino al 31.01.2022». A tal proposito «nessuna notizia ufficiale – è stata data – circa il subentro di nuova società è stata ufficialmente data tramite le vie previste per legge».

Sottolineano i sindacati che «l’eventuale passaggio d’appalto è chiaramente e nettamente definito dall’art. 6 del CCNL Fise Assoambiente/Utilitalia – che stabilisce come – in caso di avvicendamento nella gestione dell’appalto/affidamento di servizi, di cui al precedente art. 3, tra imprese che applicano il presente CCNL, anche per obbligo stabilito dal capitolato, le stesse sono tenute ad attenersi alla procedura e agli adempimenti del presente articolo.

Trattasi di disciplina che «trova applicazione in termini di reciprocità esclusivamente tra le imprese che applicano il presente CCNL e tra queste e le imprese che applicano il CCNL Utilitalia (già Federambiente». E che v iene applicata nei casi in cui: l’impresa cessante si riaggiudichi senza soluzione di continuità la gestione dell’appalto/affidamento; scadenza o cessazione dell’appalto/affidamento gestito da una società, anche consortile, subentrata a una Associazione Temporanea di Imprese, aggiudicataria dell’appalto/affidamento, a termini delle vigenti norme di Legge; internalizzazione di servizi di cui all’art. 3, comma 1, in appalto/affidamento.

«Alla scadenza del contratto di appalto/affidamento ovvero in caso di revoca della gestione del servizio, il rapporto di lavoro tra l’impresa cessante e il personale a tempo indeterminato addetto in via ordinaria o prevalente allo specifico appalto/affidamento è risolto, salvo diverso accordo tra le parti, con la corresponsione di quanto dovuto al personale stesso per effetto di tale risoluzione. In deroga all’art. 75 del vigente CCNL, il preavviso è di 15 giorni calendariali rispetto alla data di scadenza effettiva del contratto di appalto/affidamento in essere ovvero rispetto alla data di cessazione anticipata della gestione del servizio per effetto di revoca. Qualora la data di notifica della revoca non consenta di osservare il predetto termine, il preavviso è ridotto a 8 giorni calendariali.

Ed ancora, per la partecipazione alla gara per la nuova gestione nel rispetto dei principi di trasparenza e leale concorrenza, l’impresa cessante trasmette al committente, a mezzo raccomandata A/R o PEC, eventualmente anticipata anche a mezzo fax o posta elettronica, la documentazione relativa al personale a tempo indeterminato».

In questo caso si tratta di un «elenco nominativo dei dipendenti, distinto tra addetti a tempo pieno e addetti a tempo parziale e relativa misura percentuale; relativo livello di inquadramento, mansioni e/o qualifica; copia degli accordi collettivi aziendali di contenuto economico; anzianità nella posizione parametrale B; ente previdenziale di appartenenza; nonché, a richiesta del committente, eventuali ulteriori informazioni e documentazione. Qualora l’anticipata cessazione della gestione del servizio per effetto di revoca non consenta di osservare i termini di cui al comma 4, l’azienda cessante provvede ai relativi adempimenti entro i 5 giorni lavorativi successivi alla data di notifica della revoca stessa».

I sindacati, a tal proposito, diffidano la società AVR S.p.A. ed il comune di Reggio Calabria al rispetto dell’Art. 6. Nello stesso tempo però, si dicono «sbigottiti da tale comportamento – considerando la riunione già fissata il 2 dicembre in prefettura per aggiornamento dell’incontro tenutosi lo scorso 26 novembre».

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