lunedì,Aprile 29 2024

Precariato e navigator, riunione alla Regione: le sigle sindacali al tavolo con Occhiuto

Le segreterie territoriali hanno sottoscritto una lettera in cui denunciano le criticità dei bandi di concorso per il potenziamento dei centri per l’impiego

Precariato e navigator, riunione alla Regione: le sigle sindacali al tavolo con Occhiuto

Oggi pomeriggio alla Regione è prevista una riunione tra il presidente, Roberto Occhiuto, il suo vice, Giusy Princi e le segreterie si Cgil,Cisl e Uil. Si discuterà del precariato. Considerate le recenti richieste dei navigator calabresi, anche le ragioni di questi lavoratori saranno sicuramente portate al tavolo dai segretari regionali.

Intanto però si sono già mosse le segreterie territoriali,  Ivan Ferrero per NIdiL Cgil Calabria, Gianni Tripoli per FeLsa Cisl Calabria e Gianvincenzo Petrassi per la Uiltemp Calabria che hanno sottoscritto una lettera in cui denunciano le criticità dei bandi di concorso per il potenziamento dei centri per l’impiego.

In particolare nel bando di concorso per n. 279 posti di categoria D si evince «l’esclusione, tra i titoli di studio richiesti quale requisito di partecipazione, di Diplomi di Laurea in materie appartenenti ad aree esterne a quelle giuridiche, economiche e delle scienze politiche». Un’esclusione «immotivata, alla luce dell’attribuzione di punteggi per servizio, in favore di quei candidati che abbiano maturato esperienze lavorative “in materia di politiche attive e servizi per il lavoro”. Alcune delle classi di laurea inopinatamente escluse, appaiono invece del tutto coerenti non solo con le linee guida di potenziamento qualitativo dei Centri per l’impiego in materia di politiche attive e servizi per il lavoro, ma evidentemente anche con il dato esperienziale che attribuirebbe punteggio a soggetti viceversa non candidabili».

L’altra questione è relativa all’attribuzione di un punteggio per servizio maturato: se «il criterio che informa la selezione fosse quello della valorizzazione delle pregresse esperienze lavorative nelle materie affini (politiche attive e servizi per il lavoro), si potrebbe apparire contraddittorio il mancato riconoscimento delle esperienze lavorative del tutto analoghe ed equipollenti, per sempre svolte nell’ambito dei servizi per il lavoro. Questa contraddittorietà rispetto alla finalità dichiarata della procedura selettiva, potrebbe costituire un facile appiglio per un’impugnativa, per l’evidente contrasto con le Linee Guida sulle procedure concorsuali (Cd “Linee Guida Madia”) a fronte di un trattamento differenziato poiché genera un gap di punteggio estremo, che non viene invece riconosciuto ad esperienze lavorative del tutto similari».

L’ultima eccezione riguarda la «mancata menzione di un titolo preferenziale previsto per legge in favore dei Navigator: tale titolo di preferenza è espressamente previsto dall’art. 18 del c.d. Decreto “Sostegni”, che si collega all’articolo 5 del decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994, n. 487 nell’ambito “dei concorsi pubblici, compresi quelli per i centri per l’impiego, banditi dalle Regioni e dagli enti ed Agenzie dipendenti dalle medesime”. Un titolo preferenziale previsto per legge potrebbe operare ex lege, anche in caso di omessa specifica indicazione nel bando di selezione. Tuttavia la specifica modalità di invio delle domande di partecipazione – solo con procedura informatica – non prevede materialmente questa specifica; inibendo di fatto per i candidati qualsiasi possibilità di inserire dichiarazioni relative al titolo preferenziale, e dunque costringendoli alla esclusiva via dell’impugnativa per la tutela dei propri diritti».

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