giovedì,Maggio 16 2024

Lavoratori precari, Ancora Italia: «Dal Comune di Reggio solo proclami»

La sezione reggina tuona anche contro la Cisl Funzione Pubblica «che non dovrebbe fare da sponda ad amministratori che fanno false promesse»

Lavoratori precari, Ancora Italia: «Dal Comune di Reggio solo proclami»

Riceviamo e pubblichiamo:

Seguiamo con interesse l’evolversi della vicenda avente in oggetto la situazione dei lavoratori precari stabilizzati categorie A e B di cui alle Leggi Regionali n. 31/2016 e 15/1998, finita di recente sotto i riflettori in merito al loro diritto a condizioni contrattuali dignitose, che si concretizzino in particolare sia in un congruo aumento del monte ore previsto per l’attività prestata sia, conseguentemente, in una proporzionata remunerazione.

In tal senso, lo scorso gennaio, si è pronunciata favorevolmente la Commissione Bilancio del Consiglio Comunale con l’approvazione della mozione promossa dai “Democratici e Progressisti Metropolitani” che, nelle parole del capogruppo Mario Cardia, ha espresso piena soddisfazione per aver avviato “una battaglia di dignità” a favore di lavoratori che oramai da gran tempo sono in attesa di risposte concrete.

Tuttavia, a dispetto di siffatta dichiarazione di intenti, mancando una preliminare verifica di fattibilità, l’intervento dei Democratici e Progressisti rischia di non tradursi in alcunché di concreto, prospettandosi verosimilmente quale ennesimo “proclama” con ricadute di portata meramente autoreferenziale.

Unica voce di dissenso è stata quella del consigliere Iatì Filomena, esponente del gruppo “Impegno e Identità”, astenendosi, assieme al Consigliere Pazzano, dalla votazione alla mozione, e condividiamo pienamente il suo pensiero sull´’obbligo morale in capo ai consiglieri comunali di dover essere onesti nei confronti dei lavoratori e di non potere in alcun modo illudere chi soffre e ripone speranze nella classe politica per la risoluzione di problematiche di natura sociale e lavorativa”.

Riteniamo che sarebbe stato necessario ed onesto prima di arrivare alla vuota ed inutile votazione e dare seguito ai vuoti proclami propagandistici avviare un confronto preventivo con i settori comunali interessati per garantire concretezza; un confronto con il direttore generale, Demetrio Barreca ed il nuovo dirigente delle risorse umane, Iolanda Mauro, chiamati a monitorare l’effettiva entità delle risorse di bilancio dell’ente comunale atte a finanziare l’implementazione oraria delle suddette categorie professionali e, altresì, ad interloquire con la Regione Calabria; a quest’ultima si deve la stabilizzazione di detti lavoratori e pertanto, coerentemente, ad essa spetta un doveroso pronunciamento circa la realistica possibilità di erogare risorse integrative a proprio carico da destinarsi al progetto in questione.

Appare una nota stonata il comunicato della Cisl Funzione Pubblica che plaude all’iniziativa teorica, senza approfondire se nella realtá l´’operazione è realizzabile. Un sindacato serio dovrebbe avere a cuore la tutela reale dei lavoratori e non fare da sponda ad amministratori che ormai ci hanno abituato ai loro vuoti proclami alle false promesse ed alle passarelle.
Per non ingenerare prospettive illusorie ulteriormente lesive della dignità di lavoratori sinora fintamente attenzionati dai soliti pseudo- tutori di tutele sindacali, auspichiamo, come sezione reggina di Ancora Italia, un pronto e risolutivo intervento a cura delle parti preposte che diano garanzia che esistono le coperture finanziarie ed i relativi tempi di attuazione.


Marco Labate, Ancora Italia sezione di Reggio Calabria

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