giovedì,Maggio 2 2024

Aumenta il costo delle materie prime, l’allarme dei panificatori: «Saremo costretti ad aumentare i prezzi»

Asnali lancia l'allarme circa il rincaro generalizzato non solo di grano e farina, ma anche di energia e benzina e convoca una riunione per lunedì, a Gioia Tauro, per stabilire le azioni da intraprendere

Aumenta il costo delle materie prime, l’allarme dei panificatori: «Saremo costretti ad aumentare i prezzi»

Il costo del pane continua a lievitare a causa del prezzo di produzione dovuto ai rincari generalizzati di materie prime: energia, gas e carburante oltre a farina e cereali. L’allarme arriva dai panificatori aderenti ad Asnali (Associazione autonoma liberi imprenditori), che si dicono preoccupati per questo rincaro generalizzato. «Già nei mesi scorsi – hanno spiegato il presidente regionale di Asnali Rosario Antipasqua e il presidente dei Panificatori Antonino Tavilla – dai calcoli effettuati rispetto al 2021, sui costi subiti dalle imprese del settore, abbiamo registrato un aumento dei consumi energetici del 130%.

Inoltre, le fatture di acquisto dei cereali, in costante aumento da circa un anno, hanno subito un nuovo aumento del 30% per la farina di grano tenero e del 65% per quella di semola di grano duro. Tutti gli altri prodotti di lavorazione invece, come l’olio, hanno registrato un aumento del 100%. Se il Governo non interviene subito – hanno continuato – il rischio è che la categoria sarà costretta ad aumentare del 30% il costo di tutti i prodotti da forno per far fronte alle spese di gestione».

Intanto Asnali ha deciso di indire una riunione con il direttivo e i rappresentanti della categoria, per lunedì 21, alle 16.30, nella sede regionale di Gioia Tauro, per fare il punto della situazione e decidere quali iniziative adottare per la tutela delle PMI del settore.

A preoccupare l’Associazione è anche il costo del carburante. «I prezzi dei carburanti e dell’energia in generale continuano a salire alle stelle, ormai tutto il mercato è completamente fuori controllo – ha spiegato Ferruccio Schiavello, coordinatore nazionale di Asnali Energia -. Il costo di un litro di benzina Self è arrivato € 2,179, il Self diesel a € 2,239, il GPL a € 0,919 e il Metano a €. 2,199. Il margine del gestore si è azzerato e sono a rischio chiusura oltre 10.000 impianti!

Serve una mobilitazione nazionale unitaria di tutte le sigle sindacali di categoria, al di là di ogni campanilismo provinciale – ha continuato Schiavello -. È necessario un confronto immediato con il Governo, con le compagnie petrolifere e la filiera di tutto il comparto per varare provvedimenti ed interventi eccezionali per consentire la sopravvivenza di molti gestori a rischio chiusura».

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