mercoledì,Maggio 1 2024

Taurianova, lavoratori Avr senza stipendi: mercoledì 23 marzo lo sciopero

Il sindacato della Fiadel ha attivato la procedura della legge sugli appalti che prevede che il Comune si sostituisca nel pagamento

Taurianova, lavoratori Avr senza stipendi: mercoledì 23 marzo lo sciopero

Lavoratori del servizio di raccolta rifiuti Avr in sciopero a Taurianova il prossimo mercoledì 23 marzo. Allo sciopero si arriva dopo la procedura di raffreddamento esperita senza risultato a partire da una richiesta del 25 gennaio scorso proposta dal segretario provinciale della Fiadel, Giuseppe Triglia. Successivamente, lo scorso 3 febbraio, la società aveva convocato il sindacato in modalità telematica per esperire la prima fase come previsto dalla normativa vigente, un incontro si concludeva con esito negativo, sia sul tema dei ritardi nei pagamenti che sul tema di salute e sicurezza dei lavoratori.

Dal 18 febbraio l’espletamento della seconda fase, sempre in relazione  allo stato di agitazione per i reiterati ritardi nell’erogazione dello stipendio e la carezza delle condizioni minime di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Nemmeno in seguito però Avr ha provveduto all’invio del verbale, tanto da far ritenere chiusa ed improduttiva la fase di raffreddamento.

Da qui la proclamazione della prima azione di sciopero, della durata di ventiquattro ore, da giorno 23 marzo inizio ore 5.01 a giorno 24 marzo fine ore 04.59 di tutti i dipendenti della Società AVR S.p.A. cantiere di Taurianova impiegati in attività di igiene urbana, con garanzia delle prestazioni indispensabili per assicurare le finalità di cui al comma 2 dell’articolo 1 previsti dalla L.146/90.

Il comune di Taurianova chiamato in causa

Non solo lo sciopero. Il sindacato, a tutela dei lavoratori, lo scorso 10 marzo ha esperito un’ulteriore attività, richiedendo l’attivazione della procedura della legge sugli appalti pubblici al Comune di Taurianova. Come stabilisce il comma 6 dell’art. 30 (Principi per l’aggiudicazione e l’esecuzione di appalti e concessioni): «In caso di ritardo nel pagamento delle retribuzioni dovute al personale di cui al comma 5, il responsabile unico del procedimento invita per iscritto il soggetto inadempiente, ed in ogni caso l’affidatario, a provvedervi entro i successivi quindici giorni. Ove non sia stata contestata formalmente e motivatamente la fondatezza della richiesta entro il termine sopra assegnato, la stazione appaltante paga anche in corso d’opera direttamente ai lavoratori le retribuzioni arretrate, detraendo il relativo importo dalle somme dovute all’affidatario del contratto ovvero dalle somme dovute al subappaltatore inadempiente nel caso in cui sia previsto il pagamento diretto ai sensi dell’articolo 105».

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