mercoledì,Maggio 1 2024

Vigili del fuoco Reggio Calabria, in pensione il sindacalista Antonino Provazza

Il segretario generale territoriale Uilpa Patrizia Foti: «Con Nino si chiude un ciclo di oltre 25 anni di storia sindacale»

Vigili del fuoco Reggio Calabria, in pensione il sindacalista Antonino Provazza

Sia i Vigili del Fuoco di Reggio Calabria che la Uilpa perdono una colonna portante. Antonino Provazza, Capo Squadra esperto del Comando di Reggio Calabria e Segretario Regionale di categoria, il 19 marzo ha concluso il suo percorso lavorativo per raggiunti limiti di età. A tessere le sue lodi è Patrizia Foti – Segretario Generale Territoriale UILPA di Reggio Calabria – che, nell’ultimo decennio ha condiviso con Nino le dure battaglie sindacali a livello locale e nazionale.

«Il Vigile del Fuoco, così come il sindacalista – prosegue Foti – non vanno mai in pensione perché sono due figure che, oltre a essere innate del proprio essere, in maniera sinergica svolgono la stessa funzione: tutelare il prossimo e la dignità del lavoratore. Nino ha scritto pagine bellissime della storia dei Vigili del Fuoco così come del sindacato di categoria; la sua abnegazione al servizio lo ha portato a partecipare in prima linea a numerose emergenze nazionali già dai primi anni 80 e, come responsabile delle operazioni di soccorso ha saputo trasmettere agli altri importanti valori umani guidando con azioni pragmatiche i propri sottoposti e camminando tracciando sempre la strada  verso il futuro.

Con Nino si chiude un ciclo di oltre 25 anni di storia sindacale, da segretario provinciale prima e da regionale poi, cariche apicali che gli hanno permesso di ottenere importanti risultati a favore dei lavoratori in termini di sicurezza e benessere lavorativo. Si nasce, si diventa e si muore Vigili del Fuoco, così come sindacalista; Per questo – conclude Foti – la Segreteria Nazionale di categoria ha voluto affidare a Nino un incarico nell’ufficio di Presidenza, perché la UILPA ha ancora bisogno di persone che sappiano “infiammare” i cuori e le anime dei lavoratori con onestà intellettuale». 

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