venerdì,Aprile 26 2024

Reggio, vigili del fuoco proclamano stato di agitazione

La Fns Cisl reggina denuncia la riduzione di organico del Comando Metropolitano e la mancata riclassificazione delle sedi di Palmi e Siderno

Reggio, vigili del fuoco proclamano stato di agitazione

«Lo abbiamo fatto per senso di responsabilità verso i cittadini di tutta l’Area Metropolitana e verso i colleghi che quotidianamente in prima linea garantiscono il soccorso». Ad affermarlo, il Segretario generale della Fns Cisl di Reggio Calabria Giuseppe Rodà e il segretario territoriale di categoria Maurizio Pipari.

Nel documento di proclamazione dello stato di agitazione – inoltrato al Ministro dell’Interno, senza mancare di informare il Prefetto di Reggio Calabria Massimo Mariani – sono denunciate le gravi carenze che ad oggi, nonostante l’instancabile dedizione dei VVF, mettono in discussione il diritto al soccorso dei nostri concittadini.

«Non assisteremo silenti alla chiusura delle sedi di servizio. Non ci rassegneremo al fatto di dover aprire una discussione per stabilire una classifica su quali sedi chiudere o lasciare sotto numero. Questo vorrebbe dire mettere in discussione la sicurezza dei cittadini e degli operatori stessi».

«Comando penalizzato»

Rodà e Pipari riferiscono di aver più volte chiesto al Capo del Corpo, tramite il Comando Metropolitano e la Direzione Regionale, di rivedere il decreto sulla ripartizione degli organici ma, ad oggi, «solo rassicurazioni e nulla più».

«Noi riteniamo – scrivono Rodà e Pipari – che il nostro Comando sia stato penalizzato, e conseguentemente i cittadini di tutta l’area metropolitana, da una discutibile scelta che ha portato ad una incomprensibile riduzione degli organici per la sede Centrale e la mancata riclassificazione delle sedi di Palmi e Siderno».

Ciò comporta per le squadre impegnate sul territorio, di non poter contare sui mezzi di supporto (autobotte e autoscala), sia nella fascia jonica che tirrenica, sperando nel supporto della sede Centrale con tempi di percorrenza improponibili a causa delle lunghe distanze e dal ben noto assetto viario.

«Tenendo in conto comunque che ciò non sempre sarà possibile, vista la situazione attuale che in sede Centrale non consente di andare oltre la composizione di una sola squadra di intervento e di un solo mezzo di supporto».

A fronte di tutto ciò – è il ragionamento dei due segretari – oltre alle gravi carenze e il mancato completamento degli organici, in contraltare all’impegno dei lavoratori, «poco o niente viene messo in campo dall’Amministrazione» la quale, con metodo puramente ragionieristico, «continua a chiedere ulteriori sacrifici ai lavoratori» impiegandoli anche in servizi collaterali al soccorso, certamente necessari, ma senza prevederne il rimpiazzo, menomando ulteriormente il dispositivo di soccorso.

«Pertanto i cittadini devono sapere che i Vigili del Fuoco reggini dicono basta, se dalla procedura di conciliazione non arriveranno risposte adeguate – concludono Rodà e Pipari – non esiteranno ad incrociare le braccia, rassicurando comunque che mai faranno venir meno il loro supporto essenziale per il cittadino».

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