venerdì,Aprile 26 2024

Assemblea di Confindustria a Reggio, Bonomi: «Sull’energia l’Italia non ce la può fare da sola» – VIDEO

Il presidente Occhiuto: «Nei prossimi anni potremo essere l'hub dell'Europa nel Mediterraneo»

Assemblea di Confindustria a Reggio, Bonomi: «Sull’energia l’Italia non ce la può fare da sola» – VIDEO

Destinazione Calabria” è il tema dell’assemblea pubblica di Confindustria che stamattina si è svolta nella terrazza del museo nazionale di Reggio Calabria.

Ospite d’onore Carlo Bonomi per fare il punto sul ruolo della Calabria, sulle sue ricchezze energetiche per la ripartenza del Paese proprio dal Sud.

Il rigassificatore

Ad aprire l’assemblea il presidente Confindustria Reggio, Domenico Vecchio: «Strutture ed infrastrutture – afferma – darebbero uno slancio all’economia. Sfruttando in primis la posizione geografica. A Gioia abbiamo il più grande porto del Mediterraneo le cui performance aumentano di anno in anno. Il rigassificatore, già appaltato, darebbe lavoro a centinaia di famiglie e consentirebbe di programmare il futuro. De Scalzi ha spiegato che non è solo utile ma necessario a colmare oggi più che mai la domanda di energia. Come mai Piombino, ci chiediamo, è opera di interesse strategico e Gioia Tauro no?».

Il ponte sullo Stretto

Il presidente ribadisce gli «Industriali calabresi sono al fianco di Occhiuto nella battaglia per il rigassificatore. L’obiettivo è arginare la burocrazia, non dal liberismo. Piuttosto serve un protocollo e un’attività di controllo seria e costruttiva con le forze dell’ordine per avere una crescita seria sul territorio. Le banche devono aprire alle imprese che offrono un piano serio. Il Ponte sullo Stretto consentirebbe raccordo tra le sponde e aiuterebbe il sistema di trasporti su tutto il territorio, oltre all’attrazione turistica. Anche il ponte è stato appaltato da anni». E a Occhiuto chiede un’accelerazione per l’aeroporto.

La parola è passata poi ad Aldo Ferrara, presidente di Unindustria Calabria: «Bonomi ci ha messo a disposizione il centro studi di Confindustria in cui stiamo elaborando un piano che presenteremo nelle prossime settimane. Serve la dotazione infrastrutturale: siamo certi che non deluderemo le attese della Regione. Siamo da 2 anni e mezzo in un’economia di guerra. A causa dei tumultuosi eventi che si susseguono alle imprese serve legislazione d’emergenza in atto da qualche anno. Ci siamo trovati impreparati davanti alla dipendenza energetica. Altri Paesi no e così si creano squilibri. La vera sfida è convincere gli imprenditori a pensare positivo. Servono misure tangibili appena si insedierà il governo. La ricetta è avviare un piano di investimenti produttivo».

Il presidente poi fa il punto sui dossier strategici sui quali «Occhiuto ha fatto bene a entrare a muso duro, come nel caso di Sacal. Siamo contenti (a metà) per i milioni che arrivano, vedremo cosa succederà, ma siamo certi del ruolo di vigilanza che saprà esercitare la Regione. Al nuovo governo dobbiamo chiedere un tavolo con richieste precise: alta velocità, tempi di progettazione, apertura dei cantiere e tempi di realizzazione; attenzione anche alla 106 e un dpcm per definire opera strategica il rigassificatore di Gioia; andare avanti con l’area Zes e col porto di Gioia che cresce come movimentazione e continua a crescere. Serve creare condizioni per ricadute positive sul territorio. Produciamo più energia di quella che consumiamo e su questo serve fare un approfondimento».

Mezzogiorno hub fondamentale

Per il presidente della Regione, Roberto Occhiuto «Mi sono dato la regola di raccontare le opportunità agli imprenditori pubblici e privati. Mi sono detto che non mi sarei limitato a rivendicare. Non dobbiamo chiedere al governo investimenti per il Sud con il cappello in mano. Grazie a Confindustria, molte volte mi sono confrontato per costruire insieme questa visione. Il Paese nel paradigma di sviluppo deve inserire l’hub fondamentale del Mezzogiorno. L’energia nei prossimi anni la compreremo dai paesi che si affacciano sul Mediterraneo, per questo possiamo essere l’hub dell’Europa nel Mediterraneo. Prezioso l’interesse di Confindustria nel racconto della Calabria. Dobbiamo dire al Paese che la Calabria è una terra di grandissime opportunità. I bronzi, ad esempio, dovrebbero essere attrattore culturale non della Calabria ma del Paese».

Sull’energia poi ancora il Governatore: «Dobbiamo fare riferimento alla costituzione per cui i diritti vanno assicurati a tutti. Grazie alla perequazione per chi non ce la fa. Perché l’autonomia differenziata non deve valere anche per l’energia? Con tutto ciò che abbiamo la produzione di energia pulita è superiore al bisogni dei calabresi. L’emergenza sul caro energia è pari a quella covid e sta uccidendo la possibilità di contrastare la creazione del lavoro grazie alle imprese. Come per il covid vanno rimodulare le misure di emergenza da parte dell’Europa».

Il dente batte sull’autorizzazione per le fonti rinnovabili. «Il Paese dovrebbe consentire di muoversi in deroga. Oggi c’è anche un mercato delle autorizzazioni. C’è un ritardo culturale del Paese sull’economia energetica. Se non ci fossero stato ritardi, il rigassificatore avrebbe dato un terzo dell’energia che importiamo dalla Russia. Per Cingolani il rigassificatore galleggiante si fa in pochi mesi. Ma l’emergenza continuerà. Con il rigassificatore c’è la piastra del freddo per sviluppare l’area portuale di Gioia, potremmo diventare l’hub del distretto del Mezzogiorno».

Sugli aeroporti «Abbiamo deciso di riutilizzo il Fondo sviluppo e Coesione non utilizzato, lo sto riprogrammando su asset strategici per il Paese e li abbiamo investiti sugli aeroporti». Occhiuto consegna idealmente la cittadinanza onoraria della Calabria al presidente nazionale di Confindustria.

Bonomi, parte dal tema nazionale del governo «Rispettiamo i partiti e le istituzioni perché abbiamo a cuore la tutela del Paese. Per noi è interessante l’idea di sviluppo sociale del Paese. Un paese senza industrie non ha coesione sociale per rispondere alla crisi. Negli ultimi tempi è raddoppiato il numero dei poveri. Ci auguriamo che al più presto al governo ci siano persone autorevoli, competenti, che resti fermi la posizione dell’Italia in Europa e si abbia ferma coerenza internazionale. Scelte diverse metterebbero a rischio il Paese».

«Le risorse del Pnrr ci dovrebbero consentire di riconfigurare la spesa pubblica e tamponare il calo energia. Decenni di scriteriati errori che pagano famiglie e imprese. La burocrazia deve aiutare e sostenere il Paese. Ho fiducia perché vedo un ceto imprenditoriale fantastico. L’interpretazione del voto che il Sud parla di assistenzialismo. Per me è un errore capitale pensare che sia solo questo. Basta fare questa narrazione! Il Sud si aggrappa all’assistenzialismo se non ci sono altri progetti di sviluppo. Chiederemo al governo una strategia di medio e lungo periodo. Chiedo una squadra di persone per creare il piano di sviluppo “Italia sud 2032″». C’è tutto per far bene.

«Abbiamo i Bronzi tra le due più grandi statue al mondo sono qua. Università, le grandi imprese si sviluppano accanto alle grandi università». Infine «Nel prossimo cda del CNEL indicheremo come rappresentante il presidente Aldo Ferrara».

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