lunedì,Giugno 17 2024

Reggio, Trenitalia studia il taglio di due Intercity: la Uilt insorge

Si si tratta del primo intercity della mattina, nonché l’ultimo in arrivo in tarda serata. Il segretario regionale Amodeo incalza le istituzioni

Reggio, Trenitalia studia il taglio di due Intercity: la Uilt insorge

Alcuni giorni fa si è appreso che è allo studio di Trenitalia S.p.A., la volontà di cancellare la coppia di treni IC 550/561 rispettivamente impegnati nella tratta Reggio Calabria C.le/Roma Termini e viceversa.

«La UilTrasporti Calabria dichiara essere inaccettabile una tale decisione, che porterebbe all’ulteriore isolamento delle provincie calabresi, ed in particolar modo dell’area metropolitana di Reggio Calabria, considerando che si tratterebbe del treno 550, primo treno IC della giornata in partenza da Reggio Calabria alle ore 6.17, nonché del treno 561 in partenza da Roma Termini alle ore 16.26 ed arrivo a Reggio Calabria alle ore 23.59, ultimo treno IC della giornata».

Così in una nota Luciano Amodeo, segretario regionale UilTrasporti che rimarca come i due treni siano di fondamentale importanza per mantenere un’utile connessione tra il contenente e la Sicilia, considerando che si tratta del primo intercity della mattina, nonché l’ultimo in arrivo in tarda serata.

«L’inspiegabile notizia resa ufficiale da Trenitalia nel corso di alcuni recenti incontri con le OO.SS. regionali – scrive Amodeo – pur trattandosi di uno studio, non trova alcuna giustificazione di fronte alle ingenti somme derivanti dalle risorse finanziarie individuate alcuni anni fa dal Governo, attraverso la Legge di Stabilità ed il Piano Economico Finanziario, che hanno consentito la definizione del contratto di servizio universale tra MIT, MEF e Trenitalia con decorrenza dal 1° gennaio 2017 e scadenza il 31 dicembre 2026».

Il segretario regionale della UILT gioca insomma d’anticipo e dichiara che quanto preannunciato dalla società appartenente al Gruppo FSI, rappresenterebbe «l’ennesima azione di spoliazione del territorio calabrese, che già negli anni passati con il taglio dei treni notturni, aveva subito un ridimensionamento dell’offerta commerciale, appetibile ad un vasto bacino di passeggeri che ne usufruivano».

Ovviamente le conseguenze dirette della possibile cancellazione dei suddetti treni, si ripercuoterebbero sia sull’indotto, nonché nella destabilizzazione dei livelli occupazionali.

Luciano Amodeo dichiara inoltre che la soluzione da adottare nei confronti di un una regione la cui posizione geografica riveste un’importanza fondamentale, in  quanto unico punto di connessione con la Sicilia, «non è certamente quella di razionalizzare i servizi dedicati alla mobilità delle persone, soprattutto se già finanziati, ma che la stessa debba ricercarsi nel potenziamento delle trasversali (jonio/tirreno), connettendo la rete ferroviaria a tutte le città calabresi per le quali dovrebbe essere contestualmente organizzato un servizio di trasporto che possa far interagire opportunamente tutti i vettori necessari alla creazione di una rete di trasporto efficiente, mettendola realmente al servizio delle persone garantendogli il diritto alla mobilità».

La UilTrasporti Calabria chiede quindi che le istituzioni competenti, in primis il presidente Occhiuto, possano intervenite prontamente «impedendo l’ulteriore cancellazione di treni, la cui operatività è stata sino ad oggi garantita da piani di governo resesi necessari per il potenziamento del servizio, soprattutto in favore delle aree più isolate del Paese».

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