martedì,Maggio 7 2024

Gazebo a Reggio, Soprintendenza al lavoro per ampliare il vincolo paesaggistico – VIDEO

Ospite del tavolo del sindaco Brunetti Michelangela Vescio. Scintille in commissione Attività produttive

Gazebo a Reggio, Soprintendenza al lavoro per ampliare il vincolo paesaggistico – VIDEO

Occupazione suolo pubblico con gazebo e dehors” al centro del tavolo, convocato dal sindaco di Reggio, Paolo Brunetti stamattina alle 8.30. Mentre in commissione Attività Produttive, quella per intenderci convocata dal presidente Carmelo Versace in contemporanea, si brontolava per la mancata attenzione all’organo più importante, in scena a palazzo San Giorgio, qualche stanza più in la, l’attesa riunione con la presenza di Michelangela Vescio, capo area patrimonio architettonico della Soprintendenza ai beni culturali.

Gazebo, ecco la soprintendenza

La presenza della delegata alla discussione, già anticipata, è stata ritenuta necessaria poiché dal primo gennaio 2024, cessate le semplificazioni per l’occupazione di suolo pubblico, consentite (e prolungate di un anno) per l’emergenza covid, per le pratiche tornerà a esprimersi con parere la Soprintendenza. Vescio ha espresso il punto di vista nel tavolo con le associazioni di categoria e Camera di commercio (non in commissione Attività produttiva, inutile ripetizione, ndr).

Ampliamento del vincolo paesaggistico

La Soprintendenza ha espresso apprezzamento per l’operazione in corso da parte del Comune. Vescio ha annunciato che si lavora a un ampliamento del vincolo paesaggistico che sia corrispondente al piano de Nava (da quartiere di santa Caterina alla zona Stadio, fin sopra la via Possidonea). Il Ministero risponderà nell’arco di circa un anno, nel frattempo continuerà a essere operativa la regolamentazione della delibera di giunta (niente gazebo sul corso), alla redazione del documento nel 2017, infatti, aveva partecipato già la Soprintendenza .

I gazebo in concessione dal Comune

Apertura da parte del sindaco Brunetti che ha pensato che in futuro si potrebbe sottoporre alle categorie un’iniziativa comunale con delle apposite strutture in concessione, da stabilire anche le modalità. Ma tutto questo non succederà a breve.

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