Aeroporto Reggio, Pasquale Amato: «Carrelli per bagagli a pagamento solo nella città dei Bronzi»

«Ieri sera venerdì 12 maggio il volo Ita da Roma a Reggio era pieno come l’uovo. Un solo posto libero. Un segno che i reggini – nonostante la chiara strategia devastatrice della Sacal – non intendono abbandonare il proprio Aeroporto». È quanto dichiara il professore Pasquale Amato in un nota.

«All’arrivo sono andato in cerca di un carrello per la mia valigia che invece a Roma non era stata caricata. Così ho scoperto che i carrelli, ormai ovunque gratis nel mondo, nel nostro Aeroporto sono ancora a pagamento. Nonostante siano rottami, ferri vecchi e sporchi. Nessuno che si preoccupi di questo ennesimo segno di abbandono della Sacal? Occhiuto e la Princi, che hanno varato il Piano di Promozione turistica, lo sanno che il loro supermanager della Sacal (il “migliore d’Italia” a detta del Presidente) – oltre a continuare a “studiare” il rilancio dello scalo di Ravagnese senza mai aggiungere voli – offre a pagamento questi vergognosi rottami sporchi e traballanti?», si chiede il professore Amato.

«E la Princi dei tre milioni di euro che ha distribuito per la promozione dei Bronzi – oltre a non finanziare voli e treni per Reggio e incentivi per le strutture ricettive e i servizi – non ha mai pensato di rendere decente l’accoglienza nell’Aeroporto della città dove si trovano i Bronzi? E la Città Metropolitana e il Comune perché non finanziano una donazione di carrelli nuovi e gratis dando una sonora lezione alla Sacal e alla Regione Straniera?

Qualcuno osserverà che mi sono occupato di una pagliuzza. Ma a volte un particolare totalmente trascurato è un segnale di abbandono e di trascuratezza. Mentre si varano Piani di Promozione Turistica e si spendono cifre enormi nelle Fiere per lussuosi stand. A che servono se poi la Sacal non solo non porta voli all’aeroporto dello Stretto ma accoglie i passeggeri con questi immondi rottami?», incalza ancora il professore Amato.

«Guardando bene la foto e la scritta Sacal consumata mi è sorto un sospetto: non è che magari la Sacal ha dotato Lamezia di carrelli nuovi e ha scaricato sulla “colonia” di Ravagnese quelli vecchi, sporchi e traballanti di 20 anni fa che aveva in un magazzino e di cui si è disfatta perchè indecorosi e impresentabili?», conclude il professore Pasquale Amato.

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