Palmi, nuovo accordo territoriale per contratti concordati di locazione

Elaborato e sottoscritto in sede sindacale e depositato presso il Comune, il nuovo Accordo Territoriale per i contratti concordati di locazione per la Città di Palmi che riguardano le tre tipologie di contratti ad uso abitativo: esigenze ordinarie, transitorie e studenti universitari.

Frutto di un lungo lavoro preparatorio, caratterizzato da approfondimenti, studi e ricerche, ma anche dell’intesa necessaria raggiunta della Organizzazioni Sindacali rappresentative a livello nazionale e locale della proprietà immobiliare (Confedilizia provinciale, rappresentata da Carmen Russo Calveri), e degli inquilini (Sunia-CGIL regionale, rappresentata dal Segretario Generale Francesco Alì, Sicet-Cisl Reggio Calabria, da Agostino Rua e Uniat Calabria (UIL), dal presidente regionale Gaetana Pesce), l’Accordo Territoriale di Palmi è particolarmente importante per il Comune e per la Città Metropolitana anche perché sottoscritto per uno dei tre Comuni ad alta tensione abitativa dell’Area. L’accordo conferma l’impegno delle OO.SS. nelle politiche abitative del territorio, settore che, da tempo, soffre di una crisi profonda: «Tiene conto della crisi economica, della forte incidenza, sui costi delle abitazioni, dei rincari delle utenze domestiche e degli oneri condominiali per i servizi legati al consumo energetico, dell’inflazione, del disagio delle famiglie che hanno subito una forte contrazione del reddito a causa della perdita o della riduzione del lavoro o dei sostegni al reddito. Uno strumento utile per offrire una risposta a chi non riesce a sostenere i canoni del mercato libero, ma neppure ad accedere agli alloggi sociali. E che da oggi potrà godere di un’offerta di abitazioni con un canone di locazione inferiore rispetto a quello del libero mercato oltre che di importanti detrazioni fiscali (da un minimo di 247 ad un massimo di 495 euro a seconda del reddito)», così Sunia-Cgil Calabria, Sicet-Cisl Reggio Calabria e Uniat regionale (Uil).

Confedilizia provinciale sottolinea che si è tenuto conto «Delle tendenze del mercato immobiliare compatibili, delle indicazioni contenute nella banca dati dell’Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate e risponde contestualmente alle esigenze di proprietari e inquilini, che potranno sottoscrivere i tipi di contratto previsti dal DM 16 gennaio 2017». «Le agevolazioni spetteranno a chi otterrà, da parte di una delle OO.SS. firmatarie, l’attestazione di conformità del contratto di locazione all’Accordo Territoriale» spiegano i sindacati.

«In forza dell’accordo – proseguono Carmen Russo Calveri, Francesco Alì, Agostino Rua e Gaetana Pesce – sarà possibile stipulare, con il nostro supporto, contratti di locazione, a canone concordato, con agevolazioni fiscali ed economiche per i proprietari che possono optare per il favorevole regime fiscale della cedolare secca al 10%, la cui opzione comporta l’applicazione di un regime sostitutivo dell’Irpef e delle relative addizionali comunali e regionali da pagare sui canoni di locazione, insieme all’imposta di bollo e a quella di registro, nonché una riduzione dell’IMU, ridotta del 25% rispetto a quella deliberata dal Comune per le locazioni. Inoltre, non verrà applicata, negli anni di decorrenza dello stesso, alcuna maggiorazione del canone sulla base dell’indice ISTAT. Per fare un esempio, un contratto da 500 euro al mese poteva diventare di 550, parliamo di 600 euro l’anno. Con quest’intesa, è stato congelato anche questo aumento».

«L’Accordo è già perfettamente valido – commentano le OO.SS. – Se il contratto di locazione concordato tra le parti sarà conforme all’accordo ed otterrà l’attestazione da parte di una delle associazioni di categoria firmatarie dello stesso, proprietari e inquilini avranno diritto alle agevolazioni fiscali previste dalla legge».

Tutto è molto chiaro e trasparente. Nel rispetto delle disposizioni di legge, il territorio è stato suddiviso in aree omogenee e zone: centrale, semicentrale, extraurbana, suburbana e periferiche. Per ciascuna zona, ai fini della determinazione del valore effettivo del canone di locazione, sono stati predisposti i valori dei canoni di locazione minimo e massimo, con riferimento alle diverse tipologie di abitazioni, economiche, normali e villini. Sono poi stati elencati gli elementi oggettivi da tenere in considerazione per gli immobili ed indicati i criteri per il calcolo della superficie utile di calpestio.

Per le OO. SS. che hanno reso operativo l’Accordo, si tratta di “Un nuovo impulso all’affitto a canone sostenibile perché introduce per la prima volta degli elementi consistenti di riduzione del canone per renderlo più aderente alle condizioni economiche del territorio, la possibilità di favorire una reale contrattazione tra le parti, veri e propri vantaggi economici diretti per proprietari e inquilini”.

Confedilizia provinciale, Sunia-Cgil Calabria, Sicet-Cisl RC e Uniat-Uil regionale hanno “richiesto al Sindaco di Palmi la disponibilità ad un incontro pubblico, al fine di promuovere i contenuti e i vantaggi dell’Accordo per inquilini, proprietari, amministrazione comunale e cittadinanza e per rafforzare l’intesa, proprio come già fatto a Reggio Calabria e Gioia Tauro, gli altri due Comuni ad alta tensione abitativa dell’Area Metropolitana”.

«L’accordo siglato a Palmi – concludono i sindacalisti –esprime e conferma un tipico esempio di contrattazione sindacale di elevato profilo politico e istituzionale collegato a efficaci relazioni sindacali nell’intero territorio regionale e nazionale. L’obiettivo ambizioso che ci stiamo ponendo è quello di rafforzare uno scambio virtuoso delle locazioni abitative tra proprietari e inquilini, realizzando così uno scambio equo che avvantaggerà tutte le parti contraenti».

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