Autorità portuale dello Stretto, l’Orsa: «Non sia vanificata per fini politici»

La segreteria regionale confederale OrSA Calabria, rappresentata dal responsabile regionale Vincenzo Rogolino ha inviato una nota al Presidente della XVI AdSP dello Stretto Paolo Mega al fine di conoscere lo stato dell’arte dei lavori previsti nei porti ricadenti la suddetta Area e il programma crocieristico interessante il Porto di Reggio Calabria. In particolare, quanti scali crociera sono previsti per l’immediato futuro e quante compagnie di navigazione sono state contattate.

La Segreteria Confederale Calabria ha ribadito il proprio interesse allo sviluppo e alla tenuta di codesta AdSP dello Stretto essendo la citata proposta fatta, voluta e sostenuta con grande determinazione dal sindacato calabrese e siciliano e spesso osteggiata dalla stragrande maggioranza politica e sindacale reggina e calabrese (conserviamo gelosamente le singole dichiarazioni giornalistiche dei vari osteggiatori). «La richiesta d’’istituire la XVI AdSP dello Stretto – si legge in una nota – fu fatta dallo scrivente e sostenuta dal sindacalista messinese Antonino Di Mento ed aveva ed ha uno scopo precipuo, quello di rivitalizzare i porti ricadenti nella suddetta Area e per quanto attiene alla nostra provincia, il rilancio del Porto di Reggio Calabria in termini turistici/commerciali/crocieristiche mentre  per gli altri scali  quali Villa SG e Saline Joniche ( quest’ultima si è aggiunta successivamente) il potenziamento e la messa in sicurezza dell’intere infrastrutture».

«Ebbene, oggi registriamo un fermo nell’attività crocieristica, non abbiamo più visto attraccare alcuna nave da crociera. Ci chiediamo come mai? Forse a causa di una mancanza di informazione non conosciamo i veri programmi? Rammentiamo agli smemorati che non tollereremo che una nostra proposta diventi un mero serbatoio per interessi partitici di vario livello. L’OrSA c’è e non consentirà che anche il Porto di Reggio Calabria diventi la seconda disfatta, dopo l’Aeroporto dello Stretto, a causa di una classe politico-manageriale inappropriata e distratta» ha concluso Rogolino.

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