Gioia Tauro, domani iniziativa Spi Cgil e Uilp Uil in vista dello sciopero nazionale dell’1 dicembre

“Adesso basta” è lo slogan scelto dai sindacati Spi Cgil e Uilp Uil in occasione della manifestazione in programma per domani a Gioia Tauro alle ore 10 presso al salone delle Cisterne di via Roma, in vista dello sciopero nazionale del prossimo 1 dicembre.

Interverranno, con pensionate e pensionati, Carmelo Gulli, segretario Regionale Spi Cgil, e Francesco De Biase, segretario Regionale Uilp UIl.

Per alzare i salari, per rafforzare il diritto allo sciopero, per estendere i diritti e per contrastare una legge di bilancio che non

ferma il drammatico impoverimento di lavoratrici, lavoratori, pensionate e pensionati e non offre futuro ai giovani. Ecco le richieste:

FISCO

Combattere l’evasione fiscale: basta sanatorie, basta condoni e basta premiare settori economici che presentano una propensione all’evasione fino al 70%; indicizzazione automatica all’inflazione delle detrazioni da lavoro e da pensione; promuovere un fisco progressivo: no alla Flat tax; riportare all’interno della base imponibile Irpef tutti i redditi oggi esclusi e tassati separatamente con aliquote più basse; tassare gli extraprofitti e le grandi ricchezze.

GIOVANI

Favorire il lavoro stabile e a tempo indeterminato; cancellare la precarietà; introdurre una pensione contributiva di garanzia; garantire il diritto allo studio attraverso investimenti per servizi, alloggi e borse di studio.

PENSIONI

Approvare una vera riforma delle pensioni che superi la legge Monti-Fornero; garantire la piena tutela del potere d’acquisto delle pensioni in essere.

STATO SOCIALE

Difendere e rilanciare li servizio sanitario nazionale anche aumentando i livelli salariali; approvare un piano straordinario di assunzioni nella sanità e in tutti i settori pubblici e della conoscenza; finanziare le leggi su non autosufficienza e disabilità; aumentare le risorse per li trasporto pubblico locale; rifinanziare il fondo sostegno agli affitti.

SALUTE E SICUREZZA

Investire su salute e sicurezza: basta morti sul lavoro

POLITICHE PER L’ACCOGLIENZA

Abbandonare la politica securitaria a partire dalla cancellazione della legge Bossi-Fini e di tutti i recenti provvedimenti in materia di immigrazione e definire nuove politiche di accoglienza e integrazione dei cittadini migranti.

POLITICHE INDUSTRIALI

Serve una nuova strategia e un nuovo intervento pubblico per affrontare le crisi vecchie e nuove, puntare sulla transizione ambientale ed energetica, riconvertire e innovare li nostro sistema produttivo governando i processi di digitalizzazione, difendere e incrementare la qualità e la quantità dell’occupazione a partire dal Mezzogiorno.

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