Reggio, gli ambulanti protestano contro la direttiva Bolkesten per il rinnovo delle concessioni

Si svolgerà venerdì, con inizio alle ore 13.30, dal mercato Botteghelle fino a Piazza Municipio, la manifestazione degli ambulanti, con i furgoni, per protestare contro la Determina dirigenziale n. 7107 del 29 dicembre scorso, con la quale il Comune di Reggio Calabria ha deciso di mettere a bando le concessioni di tutti gli ambulanti dei mercati della città. Un atto gravissimo assunto un giorno prima della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della Legge 30 dicembre 2023 n. 214 “Legge annuale per il mercato e la concorrenza”, con la quale il Governo e il Parlamento – in ragione del legittimo affidamento degli attuali titolari e al fine di superare il caos generato dalle strampalate decisioni come quella dal Comune di Reggio Calabria e di pochi altri Comuni in Italia – ha deciso di garantire il rinnovo delle concessioni fino al 2032, come stabilito dalla Legge 17 luglio 2020 n. 77.

«Leggiamo sugli organi di informazione – affermano il vice presidente regionale e il presidente provinciale di Ana Ugl Salvatore Alessandria e Michele Florio – una affermazione dell’ormai ex assessore Angela Martino che ci lascia stupiti, in quanto lei ritiene di aver assunto questa decisione a tutela degli ambulanti di Reggio Calabria e nel rispetto della nota del presidente della Repubblica inviata al capo del Governo e ai presidenti del Senato e della Camera dei deputati. Innanzitutto facciamo rilevare che la normativa appena varata dal Parlamento è stata concertata con l’Unione Europea e tende a superare proprio le criticità già manifestate al Governo sulle normative previgenti al fine di evitare eventuali procedure di infrazione.

In secondo luogo contestiamo che la Legge n. 77/2020 (varata dal Governo  Conte II^ di cui faceva parte anche il Pd) e la Legge sulla Concorrenza – che prevedono il rinnovo delle concessioni subordinato alla verifica dei requisiti e poi (nel 2032) la messa a bando delle nuove concessioni sulla base di una nuova Intesa Stato-Regioni – violino i trattati dell’Unione Europea in quanto numerose altre grandi città come Napoli, Torino, Firenze, Perugia, Bologna, Modena, Ferrara, Salerno, Caserta, Potenza ed intere Regioni d’Italia come la Toscana, l’Umbria, le Marche, la Campania ecc. hanno già proceduto al rinnovo delle concessioni fino al 2032.

Nessuna di queste Amministrazioni comunali e Regioni ha subito contestazioni né dalla Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, né da altri organi giurisdizionali, il che dimostra che hanno agito in piena legittimità. Sono invece città come Reggio Calabria e poche altre in Italia che hanno deciso di imboccare la strada della applicazione immediata della Direttiva Bolkestein agli ambulanti, abbracciando le tesi ultraliberiste, e mai dimostrate, che il principio di concorrenza favorirebbe lo sviluppo delle imprese e dell’economia. In verità, la messa a bando delle concessioni ambulanti è la dimostrazione di quanto più lontano stabilito dai principi di salvaguardia del lavoro, della sicurezza sociale e della dignità umana stabiliti dagli articoli 1, 3, 4 e 41 della Costituzione Italiana poiché precarizza una piccola le piccole attività lavorative condotte sfidando  ogni giorno le intemperie, percorrendo centinaia di chilometri, combattendo contro la spietata concorrenza delle vendite on-line e dei centri commerciali e la crisi dei consumi in atto.

La messa a bando delle concessioni degli ambulanti acuisce una vera e propria emergenza sociale ed occupazionale creatasi in Italia a seguito anche della pandemia che ha determinato la chiusura di oltre 32.500 piccole attività ambulanti – di cui 20.000 negli ultimi due anni – di queste circa 2.000 nella sola Regione Calabria. Questo è il dramma che sta vivendo la nostra categoria e il compito della politica e delle Istituzioni sarebbe quello di come aiutarla a superare questo grave momento di difficoltà e non di aggravare la sua situazione con astruse decisioni dettate da regole Europee che cozzano con i principi della nostra Costituzione ed al fronte delle quali Governi di centro destra e di centro sinistra si sono posti in maniera ragionevole dal 2016 in poi, per salvaguardare il lavoro ambulante e più in generale i mercati e le fiere in Italia. Il comune di Reggio Calabria ha persino completamente ignorato il fatto che già pende contro di esso un ricorso al Tar Calabria, contro la precedente decisione di messa a Bando delle Concessioni, presentato da circa 40 ambulanti e bene avrebbe fatto ad attendere almeno il pronunciamento dell’organo giurisdizionale sul suo operato.

E invece in maniera arrogante e sfrontata sfida il Parlamento e il Tar emanando una nuova determina che contiene non pochi motivi di illegittimità, che costringerà gli ambulanti a presentare un nuovo ricorso al Tar, con ulteriore dispendio di risorse economiche. Per queste ragioni, consapevoli della gravità delle decisioni assunte contro gli ambulanti di Reggio Calabria e a tutela dei loro interessi e del loro lavoro con il quale sostengono le loro attività e le loro famiglie, l’associazione nazionale ambulati Ana Ugl di Reggio Calabria promuove la manifestazione di protesta con l’auspicio che il sindaco e l’Amministrazione comunale ascoltino le nostre ragioni e correggano le loro decisioni. Auspichiamo infatti – concludono – che il sindaco Falcomatà e la neo assessore Lanucara, a cui vanno i nostri migliori auguri di buon lavoro e ai quali chiederemo di essere ricevuti durante la manifestazione, comprendano le nostre ragioni ed agiscano revocando la determina dirigenziale e ogni atto contrario alle normative nazionali e regionali vigenti in materia di commercio su aree pubbliche a salvaguardia, per davvero, degli ambulanti di Reggio Calabria».

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