venerdì,Aprile 26 2024

Alex Tripodi (Articolo 1): «In Forza Italia dovrebbero iscriversi alle olimpiadi del trasformismo»

L'esponente politico ricorda la posizione dei consiglieri forzisti rispetto a Minicuci: «Si erano ammutinati. Cosa è cambiato in poche settimane?»

Alex Tripodi (Articolo 1): «In Forza Italia dovrebbero iscriversi alle olimpiadi del trasformismo»

«Giurano, promettono e attaccano per poi rimangiarsi la parola nel giro di pochi giorni. Questi sono i consiglieri uscenti di Forza Italia, figli di un “Cetto Qualunquismo” oltremodo ingiurioso per i cittadini trattati come servi sciocchi. Avevano annunciato le barricate contro la candidatura a sindaco del leghista imposto da Pontida, ma oggi occupano le prime caselle della lista del partito di Arcore. Che brutta figura!». E’ quanto afferma il segretario metropolitano di Articolo UNO Alex Tripodi in una nota stampa, insieme alle candidate e ai candidati di Articolo 1 che sostengono la riconferma del sindaco Falcomatà.

Ricordano, quindi, le proteste anti-Minicuci dei giorni scorsi: «Ancora risuona forte l’eco della loro rivendicazioni. Gli uscenti di Forza Italia si erano ammutinati contro le indicazioni di coalizione affermando che “Minicuci non è l’uomo giusto a rappresentare e interpretare l’esigenza di cambiamento di cui ha la città ha bisogno”. Cos’è cambiato nel giro di poche settimane? Tre settimane fa non era l’uomo giusto ed oggi lo è al punto da tirargli la volata al Comune? Questi di Forza Italia dovrebbero iscriversi alle Olimpiadi del trasformismo perché sono campioni indiscussi di triplo salto carpiato. E si professano leoni, ma la loro indole resta quella dei conigli mannari».

«In questa fase così delicata – continuano – la città ha bisogno di gente seria, capace, trasparente e, soprattutto, intellettualmente onesta per mettersi al servizio dei bisogni e delle esigenze dei cittadini. Tutto il contrario di chi, col proprio atteggiamento politicamente schizofrenico, aspira ad occupare un posto a Palazzo San Giorgio. Invocano il cambiamento, ma restano le patacche di sempre. Una pessima figura rispetto alla quale non provano un minimo di vergogna. In questi giorni abbiamo cercato anche una minima giustificazione ad un comportamento francamente incomprensibile e astruso, tuttavia non abbiamo trovato un solo anelito di pentimento. Spergiurano come il bimbo beccato con le mani nella marmellata. Che pena!».

«Questi consiglieri comunali – incalzano – che rivendicano sei anni di opposizione assolutamente inconsistente ed impalpabile, così facendo danno l’idea di non essere persone libere, di non rispondere alla loro testa ma ai diktat e logiche di un padrone di partito. Non pensano, ma riflettono a stimoli precisi. Appaiono telecomandati come le macchinine giocattolo. E nulla fanno per nasconderlo. Anzi, l’ambiguità si erge a marchio di fabbrica di tutte quelle forze civiche (sic!) che, allo stesso modo degli azzurri, annunciavano tuoni, fulmini e saette contro il leghista Minicuci, ma adesso si trovano tutte accodate dietro al candidato della Lega nord stando zitte, mute, col capo chino perché “non si sa mai”».

«E’ la logica della barbarie politica – concludono – qualcosa che va combattuta e respinta. Non abbiamo bisogno di pifferai magici e criceti ammaestrati che corrono appresso ad una ruota. Il centrodestra ha già buttato la maschera. Bisogna conoscerli per evitarli».

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