Salvatore Di Gangi, fedelissimo di Totò Riina, travolto e ucciso da un treno

Salvatore Di Gangi, considerato uno dei fedelissimi di Totò Riina e già condannato a 17 anni per mafia, è morto investito da un treno merci, sabato sera. Il 79enne sarebbe stato fatto scendere dal treno alla stazione di Genova Piazza Principe, perché trovato senza Green pass. Sono state aperte le indagini sull’incidente, mentre sul corpo è stata disposta l’autopsia, per cercare di capire se l’uomo è stato colto da infarto prima di essere travolto.

Di Gangi, che era in custodia cautelare ad Asti, doveva scontare una condanna a 17 anni per mafia, inflitta con il rito abbreviato, alla fine del processo “Montagna”. Ma venerdì la corte d’Appello di Palermo ha deciso di scarcerarlo sulla base di una perizia che ne attestava problemi di salute.

Dagli inizi degli anni Novanta, il nome dell’uomo è presente in diverse inchieste giudiziarie che riguardavano l’area di Sciacca. Nome riapparso anche ad ottobre nell’indagine sul resort Torre Macauda, alberghi lusso di Sciacca e protagonista di diverse inchieste di Cosa Nostra, ritenuto di proprietà di Totò Riina. Secondo i pm della Dda di Palermo, coordinati dall’aggiunto Paolo Guido, Di Gangi sarebbe stato uno dei veri proprietari della struttura e per questo la Procura recentemente aveva effettuato una perquisizione nella sua cella.

Condividi
Impostazioni privacy
Privacy e termini di Google