Zimbalatti: «Per evitare altre morti segnaletica e più illuminazione»
Bretelle del Calopinace, la soluzione proposta dall’assessore Nino Zimbalatti per ridurre la pericolosità della strada in previsione dei tempi lunghi necessari a realizzare una rotatoria
Per evitare altre morti: segnaletica e più illuminazione. Sulle “bretelle” del Calopinace, la soluzione proposta dall’assessore comunale Nino Zimbalatti per ridurre la pericolosità della strada in previsione dei tempi lunghi necessari a realizzare una rotatoria. L’ultimo incidente sul tratto delle “bretelle” è avvenuto la scorsa settimana. Una donna era morta investita da un centauro mentre, in compagnia del marito, attraversava la strada. La scena che si è presentata ai soccorritori è stata raccapricciante. Le “bretelle”, strada a scorrimento veloce, ma con la segnaletica cittadina, di morti ne hanno “collezionati” già sei. Migliorare l’illuminazione e la segnaletica verticale ed orizzontale, prima dei tempi tecnici necessari alla realizzazione di una rotatoria: è la soluzione di Zimbalatti che ha le deleghe alla polizia municipale e sicurezza urbana.
Che cosa si può fare per contrastare la pericolosità di quel tratto di strada?
«La rotatoria porterebbe ad evitare incroci di auto che creano dei problemi e così rallentare la velocità sulle “bretelle” che è una delle cause, se non la principale, di morte su quel tratto di strada che noi monitoriamo quasi costantemente con l’apparecchio di controllo della velocità. In quindi uscite per il controllo (ogni uscita in media ogni dieci giorni) sono state elevate 3490 sanzioni per eccesso di velocità. Dopo l’ultima tragedia, anche sollecito dalle persone che hanno chiamato il comando, dopo un sopralluogo col il comandante dei vigili urbani Zucco e il rappresentante dell’ufficio traffico, ho pensato che servono dei provvedimenti nell’immediatezza. Certo, sì, la rotatoria è necessaria, ma comporta una spesa e programmazione, in pratica anni affinché sia realizzata. Dare delle risposte alle persone è indispensabile. Non possiamo riuscire, come qualcuno ci chiede, a dare delle risposte definitive o risolutive ma sicuramente apportare miglioramenti delle condizioni di sicurezza in percentuale. Abbiamo deciso di potenziare l’illuminazione che adesso è stata rifatta, ma serve migliorarla ancora, perché in quella zona si attraversa la strada e quindi l’automobilista deve avere una visuale idonea al di là della sua velocità. Occorre migliorare inoltre la situazione delle strisce pedonali, facendole notare anche a valle del dosso. Quando si arriva non si riesce a vedere la striscia pedonale di attraversamento nella sua interezza o per tempo. Serve programmare due o tre strisce in modo da far capire che c’è l’ostacolo. E poi segnaletica verticale: un semaforo lampeggiante o segnalatore luminoso a raggi solari, che possa autogestirsi che possa illuminare e attenzionare il luogo».
Avete individuato altre strade meno sicure che necessitano di attenzione?
«I decessi per incidente mortale nell’ambito cittadino (fatta eccezione per i morti di Santa Caterina, nel periodo in cui veniva rifatto l’asfalto, nds) dovrebbero essere sei, tutti relativi ai due lati delle “Bretelle”. Anche dall’altro lato della strada andrà potenziata l’illuminazione, un lato meno a rischio, ma sempre problematico. E poi ci sono le bretelle del porto, anche quel tratto è stato monitorato una volta ma, fortunatamente, sono stati rilevati casi di eccesso di velocità, ma non grossi incidenti. Altre situazioni riguardano il viale Calabria e viale Europa ma, in quest’ultimo caso, con le limitazioni di carreggiata e lo spartitraffico nuovo si guadagnerà in sicurezza».
Le rotatorie che risultati stanno portando?
«Sicuramente benefici sotto l’aspetto della sicurezza perchè rallentano la velocità, si dovrebbero implementare. Fondamentale sarebbe farlo a Sant’Anna perché il ponte che inizia ad avvertire il deterioramento degli anni e quindi potrebbe avere problematiche. Dico a chi di competenza: alzate l’attenzione. Fare la rotatoria eviterebbe problematici incroci di auto e a rallentare la velocità».
Record di multe nell’ultima settimana, anche se l’organico ha gravi carenze
Record di multe: sono state 1482 solo nell’ultima settimana. Dal mese di maggio c’è il nuovo comandante della polizia municipale, Salvatore Zucco. E i risultati si vedono e si leggono. «Sono i numeri che parlano – chiarisce Zimbalatti, – sotto l’aspetto delle sanzioni, a settembre eravamo arrivati a superare tutte le sanzioni fatte lo scorso anno (tra 20 e 25mila). Quindi ottobre e novembre porteranno quantità aggiuntive. Si calcoli che la scorsa settimana c’è stato il picco con 1482 sanzioni relative alla viabilità, il grosso è stato fatto in cinque giorni, con la media di 240 o 250 al giorno. Mentre prosegue il contrasto agli abusi edilizi, alle vendite di materiale contraffatto con sequestri di merce. «Siamo in aumento in tutti i settori che riguardano la polizia municipale: chiaramente questo non significa che abbiamo risolto i problemi di Reggio. Si cerca di aumentare il controllo con un dato inoppugnabile: l’organico della polizia municipale, a parte le carenze croniche con il numero ridotto di un terzo rispetto a quello che dovrebbe avere una città metropolitana , ha ben 19 unità in meno in rapporto allo scorso anno (pensionamenti, trasferimenti)».