Nesci (Fdi): «Brogli elettorali? Quadro drammatico. Si ritorni al voto»

«La notizia di stamane del proseguimento delle indagini della digos di
Reggio Calabria, coordinate dalla Procura della Repubblica, che ha
portato all’arresto di altre sei persone, non lascia più spazio a
dubbi
. Siamo di fronte ad un sistema congegnato per alterare il libero
esercizio del voto delle comunali dello scorso settembre». Questa la
dura presa di posizione di Denis Nesci Commissario FDI.

«A questo punto ci pare di poter affermare che nel corso della tornata
elettorale che ha visto l’affermazione di Falcomatà, è stato messo in
piedi un meccanismo fraudolento per favorire l’elezione di un
esponente di spicco del Partito Democratico, e di conseguenza della
coalizione
della quale faceva parte. Il Procuratore Bombardieri parla
proprio di una ‘macchina organizzativa’ funzionale a manipolare il
voto del 20 e 21 settembre 2020.

Una grande ombra – continua Nesci – sta avvolgendo il primo cittadino,
considerata la complessità e la vastità delle indagini della Questura
reggina, che ha affermato che l’attività di indagine è ancora in
corso. Ormai pare chiaro ciò che è avvenuto dentro i tanti seggi!
Chiediamo un gesto di responsabilità e trasparenza: le sue dimissioni,
sarebbero un atto imprescindibile a questo punto. Perché le parole del
Procuratore Bombardieri sono chiare, ossia che l’amministrazione
comunale nulla ha fatto per impedire che il ‘disegno Castorina’
arrivasse a compimento.

Il consenso elettorale è stato alterato, drogato con irregolarità e
un’azione diffusa di illegalità: è un dato di fatto e non una
supposizione. Il Consiglio comunale eletto, evidentemente non è
legittimato da un processo democratico. C’è una questione morale che
non può essere ignorata al cospetto di migliaia di cittadini che
chiedono chiarezza
e che pretendono un’azione amministrativa forte e
risoluta, che non sia ostaggio di malefatte che potrebbero causarne lo
scioglimento. Si ritorni al voto al più presto, pertanto, Falcomatà
favorisca questo processo di ‘risanamento’ etico, rimettendo il
mandato. Non si può continuare la legislatura come si fosse in una
grande bolla. I cittadini – conclude il Commissario FDI – meritano
rispetto e meritano di essere governati da un Civico Consesso
legittimato attraverso un mandato pulito, chiaro, netto»

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