domenica,Giugno 16 2024

Brogli elettorali, Reggio Futura: «Imbarazzante silenzio da parte dell’amministrazione»

Palamara: «Fossimo al posto della Scopelliti, avremmo già attivato uno sportello per consentire ai cittadini di verificare la propria posizione elettorale»

Brogli elettorali, Reggio Futura: «Imbarazzante silenzio da parte dell’amministrazione»

Reggio Futura richiama al suo compito di guardiano della legalità l’assessore comunale Rosanna Scopelliti, richiamando le misure cautelari a carico di nuovi soggetti indagati nel Comune reggino per alterazione del voto, falsità ideologica in atto pubblico e abuso d’ufficio.

«Tanto clamore mediatico – spiega il presidente, Italo Palamara – si contrappone un imbarazzante silenzio tombale sull’argomento da parte dell’Amministrazione cittadina che dapprima ha tentato di minimizzare, poi, di fronte all’evidenza dei fatti e al proliferare di avvisi di garanzia e di misure cautelari, ha pensato bene di chiudersi a riccio».

E, nello specifico «il silenzio che più fa rumore è quello della Dottoressa Rosanna Scopelliti, Assessore alla legalità della giunta comunale. Nessuno più di lei dovrebbe avere titolo per muoversi e promuovere iniziative volte ad aiutare gli inquirenti a far luce sull’accaduto».

Palamara sostiene «fossimo al posto della Scopelliti, avremmo già attivato uno sportello per consentire ai cittadini di verificare la propria posizione elettorale, dando così la possibilità a chi non si è recato alle urne di verificare se risulta avere votato o meno. Uno strumento del genere avrebbe una doppia valenza: da un lato sarebbe indice di trasparenza e di rispetto nei confronti degli elettori, dall’altro potrebbe essere d’aiuto agli inquirenti per far comprendere quante sezioni e quante schede sono state coinvolte in questa operazione truffaldina.  E invece ad oggi l’Assessore alla legalità non ha inteso nemmeno degnare di risposta le richieste (formalizzate anche a mezzo pec) del Comitato “Reggio non si broglia” (a cui Reggio Futura naturalmente ha aderito)».

E, in conclusione «A questo punto è d’obbligo comprendere chi ha voglia di fare piena luce su questa vicenda e chi invece preferisce che l’oblio abbia la meglio.

Ed è vero che le indagini le fa la Procura e non la politica, ma è altrettanto vero che se la politica ha la possibilità di mettere in campo strumenti che potrebbero tornare utili alle indagini e non lo fa, diventa giocoforza corresponsabile (quantomeno dal punto di vista morale) di quelle azioni illecite».

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