Statale 106, Crea: «Il megalotto 5 Reggio Melito va inserito nel Recovery fund»

Perchè la nuova statale 106 che collega Reggio a Taranto non potrebbe rientrare tra le opere del Recovery Fund? A chiederselo è Vincenzo Crea, referente unico di Ancadic.

Crea ricorda «parliamo della realizzazione del Megalotto 5 Reggio/Melito, uno dei 12 Megalotti della Nuova SS 106 Reggio/Taranto, in quanto per detto tratto è stato redatto un progetto che deve essere finanziato. Vien da sé che gli interventi vanno oltre detto tratto viario e riguardano la agognata Nuova Ss 106.

Lo scorso 11 marzo abbiamo chiesto ai Sindaci della Città Metropolitana di Reggio Calabria di conoscere gli sviluppi delle proposte di cui alla delibera nr. 8 del 24 marzo 2016 del Consiglio comunale di Motta SG adottata in sede della riunione dell’Associazione dei Sindaci dei Comuni dell’Area dello Stretto, tenutasi in data 1^ marzo 2016 presso l’Antiquarium di Lazzaro riguardante la messa in sicurezza della S.S. 106. La risposta tarda ad arrivare.

Nel mese di Giugno 2015 l’ANCADIC ha interessato la Commissione Europea che esaminata la documentazione da noi trasmessa il Presidente della Commissione per le petizioni Cecilia Wikstróm ci ha comunicato l’esito negativo dell’esame. “Le consiglio pertanto di continuare a sollecitare le autorità locali ed eventualmente, se ne ravvisa gli estremi, di rivolgersi al tribunale. Sono pertanto costretta ad archiviare la Sua richiesta senza potervi dare ulteriore corso, a norma dell’articolo 2 1 5, paragrafo 8, del regolamento del Parlamento europeo”. Cosa che l’ANCADIC ha continuato a fare senza concreti riscontri dalle autorità locali.

Oggi siamo venuti a conoscenza dell’iniziativa dei Sindaci della Città Metropolitana di Reggio Calabria di dare un mandato al Sindaco metropolitano affinché si rechi dal Presidente del Consiglio dei Ministri per consegnare una delibera di Consiglio Metropolitano con le proposte  per far entrare questa ed alcune altre opere pubbliche tra le opere strategiche per lo sviluppo del territorio previste dal Recovery Fund, visto che il tratto di Ss 106 jonico reggino non sarebbe incluso nelle reti trans-europee (TEN).

Ben venga questa iniziativa, ma nel ricordare anche che molte opere pubbliche programmate sono bloccate perché mancante della progettazione, si insiste nel dire che  per quanto riguarda il Megalotto 5 il progetto è stato redatto ed è stato anche  ben tratto il quadro di riferimento ambientale tant’è che ha ottenuto il parere positivo d’ impatto ambientale, riteniamo  quindi  che ai Sindaci spetta il compito di sollecitare il finanziamento del progetto in questione al Presidente del Consiglio dei Ministri cui spetta  trovare le risorse economiche. Certamente è una occasione da non perdere poter utilizzare detti fondi per questa importante e indispensabile opera per lo sviluppo della Calabria e non solo, ma qualora ciò non fosse possibile a nostro avviso esistono altre fonti di finanziamento a cui fare ricorso.

Va ricordato che al punto 23 del parere Via la Commissione Speciale ha stabilito che il proponente (l’ANAS) deve realizzare interventi di compensazione ambientale (a cominciare dalla bonifica delle discariche abusive attualmente presenti nelle e lungo le fiumare) e ridimensionare e riconfigurare la S.S. 106 attuale in modo da ridurre l’incidentalità, provvedere i tratti urbani e suburbani di marciapiedi, sostituire gli attuali svincoli con rotatorie rinaturando le relative aree. Anche questi importanti interventi devono essere sollecitati».

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