La visione del Waterfront in anteprima nella passeggiata di Falcomatà

«È possibile che anche di fronte ad un’opera straordinari qualcuno trovi l’occasione per fare polemica?» si domanda Giuseppe Falcomatà. Qualcuno aveva ipotizzato che l’inaugurazione del Waterfront cittadino, prevista per domani 21 marzo, fosse stata rimandata perché i lavori non erano stati completati, gli operai della ditta pagati e così via.

A togliere i dubbi ci ha pensato il primo cittadino, che qualche minuto fa, ha omaggiato i fruitori della sua pagina Facebook condividendo una passeggiata virtuale nel cuore dell’opera che darà un nuovo volto alla città, riscrivendone il rapporto col mare. La giornata uggiosa e piovosa non ha scalfito la bellezza dei luoghi ed il bianco che fa da colore dominante nella nuova versione dell’affaccio sul mare, prima del lungomare Falcomatà.

«Cerchiamo di avere cura di questi luoghi senza sterili e inutili polemiche – ha chiarito il sindaco, ben consapevole dei rischi del – rispetto dei tempi e delle normative, per non perdere i finanziamenti» ed ha poi ringraziato la ditta pugliese Cobar Spa per l’ottimo lavoro realizzato. «Subito dopo Pasqua lo apriamo – ha aggiunto – rispettando le normative anticovid».

Il tour parte dalla piazzetta con le giostre ancora inaccessibili che così resteranno fino all’apertura ufficiale. Il sindaco ha poi illustrato la strada riservata ai pedoni, la pista ciclabile. Il tracciato è pensato con sistemi per ipovedenti, in modo che si possano muovere in tranquillità.

Le telecamere ci sono ed il sistema è realizzato in tutta l’area del Waterfront. Il tour ha fatto tappa poi al collegamento del ponte ciclopedonale, col lungomare Falcomatà, guardando ai con lavori di bonifica e pulizia e il consorzio di bonifica fatti all’interno del torrente Annunziata.

Il museo del mare

«Verso il mare c’è quartiere Candeloro – ha spiegato il primo cittadino – ricordando i 25 milioni del ministrero Infrastrutture per renderlo in linea coi dettami dell’Unione europea, creare spazi per attività ricettive e commerciali. In fondo verrà realizzato il museo del mare, cosa c’è dentro? Un centro polifunzionale, un centro congressi mostra permanete, c’è l’idea di realizzare una acquario. Un modo per insistere col recupero della centralità della nostra città nel Mediterraneo». Una sbarra consente ingresso e uscita con ingresso consentito all’hotel sottostante o ai residenti.

Museo dello strumento musicale e le cabine del lido

Il sindaco ha poi tranquillizzato chi ha a cuore il museo dello strumento musicale: «Già esiste un progetto esecutivo inserito nella linea di finanziamento “Agenda urbana” che appena sarà aperta provvederemo a mandare a gara».

Anche l’Arena lido «luogo del cuore con due milioni di euro, i lavori sono stati già consegnati e sarà riqualificata. Non si tratterà solo di un recupero conservativo ma avrà un tetto che si potrà scoprire. Stiamo lavorando sul lido per le verifiche antisismiche delle cabine lato Sud,  in sinergia con la Soprintendenza, qualche giorno speriamo di avere i risultati e si potranno iniziare i lavori di riqualificazione».

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