Brogli elettorali FdI scende in piazza: «Falcomatà dimettiti»

In piazza per chiedere al sindaco Giuseppe Falcomatà le dimissioni. Stamattina, il coordinamento di Fratelli d’Italia, con il Commissario Denis Nesci, si è dato appuntamento a piazza Italia per presentare un manifesto e chiedere che sia ristabilita la democrazia nella città dello Stretto.

«Vogliamo non far cadere nel dimenticatoio una questione morale pesantissima che sta sulla testa del sindaco. I brogli sono arrivati come messaggio anche a Roma, attraverso un’interpellanza di deputati e senatori del Centrodestra. Si discuterà in tutti e due i rami del Parlamento» chiarisce Nesci.

Secondo fratelli d’Italia, a questo punto, la palla passa al ministro dell’Interno Luciana Lamorgese «Dalla quale ci aspettiamo un intervento immediato e concreto perchè i reggini devono sapere la verità, devono sapere ciò che è accaduto nel giorno delle elezioni – prosegue il commissario –  ringraziando la magistratura per quello che ha fatto e che farà, sappiamo che è stato acclarato che c’è stato qualcosa di poco lecito e poco trasparente. Da qui chiediamo al sindaco uno scatto di orgoglio, se realmente ci tiene alla città, rassegni le dimissioni e consenta ai reggini democraticamente di rifare le elezioni. Sembra una questione che sta passando nel dimenticatoio. La prima questione che poniamo, attraverso dei manifesti che sono in città, all’attenzione del sindaco è quella morale: moralmente il primo cittadino ha un problema e deve rispondere ai cittadini reggini».

Il manifesto

Il manifesto invece espone cinque buoni motivi per tornare al voto. In primis la questione morale: il caso dei brogli elettorali, secondo Fratelli d’Italia «è solo l’ultima degli imbarazzanti fatti che hanno investito direttamente o indirettamente Falcomatà, basti pensare alla vicenda del Miramare».

In secondo luogo la manifesta incapacità nonostante gli annunci trionfanti di risoluzione delle criticità legate alla gestione dei rifiuti, alla carenza dell’acqua, alla gestione delle manutenzioni stradali ed il decoro urbano, la città è piegata dai disservizi. E poi ci sono le «bugie legate al bilancio: come certificato dallo stato dal 2014 ad oggi, la condizione economico finanziaria dell’ente si è pesantemente aggravata nonostante le ingenti risorse messe a disposizione».

E infine di costituzione della città metropolitana «un ente fortemente voluto dal centrodestra che, nonostante le grandi possibilità, viene utilizzato esclusivamente quale bancomat per coprire goffamente le spese del comune di Reggio, dimenticando completamente comuni della provincia». Ultimo punto il bene della Comunità di «Reggio e dei reggini che meritano di più».

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