domenica,Giugno 16 2024

Viabilità, Marino: «Rilanciare la pedemontana della Piana di Gioia Tauro»

Il consigliere metropolitano pone il tema della ripartenza infrastrutturale tra le priorità: «Nostro territorio tra i più penalizzati del Sud»

Viabilità, Marino: «Rilanciare la pedemontana della Piana di Gioia Tauro»

Reggio guarda al futuro e spera in un rilancio che passi soprattutto dal sistema della viabilità. «Sulla viabilità della rete metropolitana occorre definire un piano di interventi straordinari di riqualificazione e ammodernamento delle principali arterie di collegamento, perché la manutenzione ordinaria non basta più». È quanto afferma Giuseppe Marino, consigliere metropolitano di Reggio Calabria (con deleghe, tra le altre, su Agricoltura e Pianificazione del Territorio e Strategica), con riferimento al tema del rilancio infrastrutturale del territorio reggino. Questione che è stata anche al centro dei lavori dell’ultimo Consiglio Metropolitano.

«Penso alla Statale 106 – aggiunge Marino – ma anche al progetto originario della pedemontana di Gioia Tauro che aveva l’ambizioso obiettivo di collegare tutti i comuni delle “pre Serre” quali San Pietro di Caridà, Serrata e tutte quelle comunità che oggi scontano una condizione di isolamento inaccettabile e pericolosa. Un progetto che deve essere assolutamente ripreso, – evidenza il rappresentante di Palazzo “Alvaro” – anche nel quadro di una forte interlocuzione con Anas, per arrivare fino a quello che dovrà essere il futuro svincolo di Laureana di Borrello sull’autostrada Salerno-Reggio Calabria. Dobbiamo pertanto avviare da subito una forte azione di programmazione e rilancio infrastrutturale, – prosegue il consigliere metropolitano – e in questa direzione abbiamo l’opportunità di utilizzare i fondi del Recovery ma anche le risorse nazionali che il governo ha il dovere di stanziare a favore di una provincia per troppo tempo dimenticata».

La questione infrastrutturale di questo territorio metropolitano è infatti un tema che deve uscire da Palazzo “Alvaro”, puntualizza Marino, «per essere riportato con urgenza nell’agenda politica regionale e nazionale. Non basta dire che il 36% del Recovery al Sud è poco, occorre ribadire che in quella percentuale c’è una provincia che per cinquant’anni è stata letteralmente dimenticata. E la situazione in cui versa Reggio Calabria – conclude il consigliere metropolitano reggino – non è la stessa di Cosenza, Catanzaro o altre realtà del Mezzogiorno. La nostra è una situazione straordinariamente difficile e come tale il governo ha il dovere di affrontarla».

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