Cittadinanza onoraria a Zaki, “Taurianova futura”: «Il Consiglio comunale bocciò la nostra mozione»

La notizia della cittadinanza onoraria concessa a Patrik Zaki è stata l’occasione per il gruppo di minoranza “Taurianova futura” di scagliarsi contro l’Amministrazione comunale, guidata da Roy Biasi. La coalizione infatti, aveva portato in Consiglio comunale una mozione, con la quale si chiedeva che venisse data la cittadinanza taurianovese al giovane detenuto in Egitto, ma questa è stata bocciata dal Consiglio comunale, scatenando forti polemiche in seno all’assise, riprese oggi a seguito dell’approvazione della mozione presentata in Senato da Francesco Verducci.

«L’Italia ha dimostrato vicinanza e sostegno ad un ragazzo che è ingiustamente detenuto nelle carceri egiziane, forse in ritardo, ma l’ha fatto – hanno esordito i consiglieri di minoranza della coalizione “Taurianova futura” -. Gli unici ad aver espresso contrarietà, tramite l’astensione, sono stati i senatori di Fratelli d’Italia. Non ci stupisce, purtroppo. Diversamente, rispetto a quanto accade ai piani alti, il Consiglio comunale di Taurianova ha bocciato la medesima mozione presentata dalla nostra coalizione, la quale ha avuto solo tre voti a favore, cioè dei consiglieri che l’hanno presentata».

Fabio Scionti, Simone Marafioti e Raffaella Ferraro hanno continuato raccontando che «il sindaco, d’accordo con la maggioranza, ha giustificato la decisione adducendo al fatto che Patrik non è un taurianovese, non ha dato lustro alla nostra città, e dunque non merita la cittadinanza onoraria. Travisando egoisticamente il significato stesso dell’iniziativa, disconoscendo lo strumento democratico utilizzato. Oggi però il suo partito, a livello nazionale, la sostiene. Altrettanto avvilenti sono stati gli interventi di diversi consiglieri di maggioranza che, pur di votare a sfavore una proposta legittima e lodevole, hanno accampato scuse assurde politicizzando la mozione. Forse offuscati dall’arroganza e dalla fretta di “bocciare” la minoranza».

“Taurianova futura” ha concluso sostenendo che «l’Italia è intervenuta in tal senso, la politica si è finalmente destata, attivandosi per la tutela dei diritti di un ragazzo che da un anno è vittima di soprusi e torture. Encomiabile è stato l’intervento della senatrice Liliana Segre a sostegno dell’iniziativa. Il parlamento si è assunto un’importante responsabilità. Lo Stato oggi ha dato voce a più di 200mila cittadini che in questi mesi hanno lottato e sostenuto fattivamente un innocente in prigione. Avremmo voluto anche noi far parte di questi cittadini, ma non solo idealmente. Purtroppo però Taurianova non si dimostra ancora pronta».

Condividi
Impostazioni privacy
Privacy e termini di Google