sabato,Ottobre 12 2024

Il Consiglio comunale reggino vicino alle famiglie dei bambini autistici

Il consigliere Carmelo Romeo lancia un appello a nome di tutto il civico consesso: «Asp riconosca i loro diritti»

Il Consiglio comunale reggino vicino alle famiglie dei bambini autistici

«In questo momento, a poche centinaia di metri da qui, decine di genitori di bambini con disturbi dello spettro autistico stanno manifestando di fronte la sede dell’Asp per ottenere i loro diritti. Credo sia importante che questo consiglio comunale si occupi di questa vicenda, che riguarda tante famiglie reggine, dove sono presenti soggetti come questi bambini che nell’ultimo anno hanno sofferto più di tutti gli effetti della pandemia, costretti tra le mura domestiche, spesso senza una adeguata assistenza, costretti a modificare le loro abitudini e la loro routine quotidiana». È quanto ha affermato questa mattina in apertura di seduta del Consiglio comunale reggino il consigliere comunale e presidente della commissione Sanità Carmelo Romeo intervenendo in aula per esprimere piena solidarietà del civico consesso alle famiglie dei bambini con disturbi dello spettro autistico che questa mattina hanno manifestato di fronte la sede dell’Asp di Reggio Calabria.

«Siamo convinti che non possa esistere nella nostra città una circostanza in cui sia negato il diritto alla salute, a maggior ragione nei confronti di soggetti deboli ed indifesi come questi bambini e le loro famiglie che da anni lottano perché siano riconosciuti i loro diritti. Chiedo quindi a tutti i colleghi e al presidente di poter esprimere, anche in maniera formale, o attraverso una comunicazione pubblica, la vicinanza di tutta l’aula a queste famiglie» ha aggiunto Romeo.

«Come commissione – ha spiegato ancora il consigliere – abbiamo scritto formalmente all’Asp affinché questo problema del riconoscimento delle spese sanitarie affrontato da queste famiglie venisse affrontato con urgenza. Queste persone non possono più attendere, non è giusto. È un insulto ai diritti inalienabili di ogni individuo. Pareva si fossero aperti degli spiragli all’esito della precedente protesta organizzata dai genitori, ma la situazione non si è ancora sbloccata. E allora io auspico che questo consiglio esprima pubblicamente la sua vicinanza e faccia tutto quanto è nelle sue possibilità perché sia riconosciuto a queste famiglie il diritto al rimborso delle spese sanitarie. Perché – ha concluso Romeo – come sancisce l’articolo 32 della nostra costituzione la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività».

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