Waterfront, Gioventù nazionale: «Un colpo al cuore vedere l’opera nelle mani di chi la disprezzava»

«È stato un colpo al cuore vedere il Waterfront nelle mani di chi lo aveva disprezzato, di chi lo aveva messo da parte, di chi se ne era dimenticato. Assurdo come gli scopi politici vengano messi in primo piano rispetto al bene della città, rimaniamo comunque contenti e speranzosi che quest’opera possa essere simbolo di rinascita». Ad affermarlo è Bernardino Cordova, presidente del circolo “Giorgio Almirante” di Gioventù nazionale. «Inutile nascondere quanta tristezza possa avermi conferito l’inaugurazione di ieri – continua – non soltanto perché chi ieri è stato promotore di tale iniziativa non rappresenti chi realmente l’abbia pensata e concepita, ma perché ancora una volta il bene della città viene messo in secondo luogo. Non è da me essere pessimista e disfattista e quindi cerco di guardare sempre il bicchiere mezzo pieno. Bisogna essere “contenti, soddisfatti e speranzosi” dopo l’evento di ieri. Contenti perché le opere pubbliche sono opere destinate al miglioramento ed allo sviluppo della città; soddisfatti perché i reggini non sono stupidi e non dimenticano chi ha iniziato questo percorso lungo e tortuoso e chi invece si è limitato a prendere i meriti e gli applausi; speranzosi perché solo questo ci rimane, sperare che la nostra Reggio possa tornare agli anni d’oro, agli anni in cui era il fiore all’occhiello di tutta la Regione. Il primo pensiero ieri è andato sicuramente al mio grande amico e grande persona Peppe Scopelliti che certamente avrà fatto un sorriso pensando che il bene della città viene sempre e comunque prima di tutto. Perché in fondo lo squadrone siamo noi!».

Condividi
Impostazioni privacy
Privacy e termini di Google