Elezioni regionali, “A testa alta” favorevole alle primarie: «Condividiamo la scelta di Irto»

Il movimento A testa alta per la Calabria condivide la decisione di Nicola Irto di accogliere positivamente la proposta della sottosegretaria Dalila Nesci, parlamentare del MS5, favorevole al metodo delle primarie, atto a scegliere il candidato alla presidenza della Regione Calabria per lo schieramento riformista e progressista. «Far partecipare direttamente i cittadini alla scelta più importante, quella del candidato alla presidenza regionale, già prima del voto formale – spiega il movimento – è sempre un fatto di assoluto rilievo: questa volta, più di altre, diventa necessario e prioritario.

Infatti la drammaticità della crisi che attanaglia la Calabria, l’ulteriore avvitamento della stessa, a causa della pandemia Covid-19, e l’inconsistenza pericolosa e la inadeguatezza strutturale della coalizione che da quasi un anno e mezzo gestisce l’istituzione Regione, costituiscono un insieme di ragioni più che valide per scegliere, assieme ai cittadini, il candidato capace di contrastare con successo tutte le tendenze negative in atto e di fare affermare, assieme ad una coalizione larga, un progetto di grande impatto civile, sociale ed economico per la comunità calabrese. Si tratta, per quanto riguarda il ricorso alle primarie, come è evidente, di un passaggio vitale, a fronte di una competizione elettorale regionale ad un solo turno che non consente alcuna correzione successiva, a differenza dell’elezione dei sindaci.

Chi fa finta di niente o vorrà, comunque, andare avanti da solo, dividendo e indebolendo l’area riformista e progressista, manifesterà non solo un’arroganza stupida, figlia di una sfrenata e ottusa esigenza di affermazione personale, ma nei fatti, faciliterà il percorso della coalizione di centro destra, consentendole di diventare di nuovo maggioranza alla Regione, solo perché sarebbe la minoranza più forte nella competizione elettorale. Una nuova politica invece è possibile se prevale il disinteresse personale, si ricostituisce un percorso che ottenga la fiducia dei cittadini, che riduca il più possibile l’area dell’astensione e del non voto e, infine, faccia del popolo sovrano, il moderno principe per cambiare il destino negativo da cui la Calabria è attanagliata. Le primarie così saranno solo l’inizio».

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