Museo del Mare pronto a diventare il “Centro delle culture del Mediterraneo”

Tre giorni di coinvolgimento del gruppo di lavoro, degli architetti in un tavolo tecnico politico a palazzo San Giorgio per fare il punto sulla situazione e, soprattutto per dare un’anima al Museo del mare, già inserito dal Governo nelle 14 opere strategiche sotto il profilo turistico culturale. Lo scorso venerdì, come afferma l’assessore ai lavori pubblici, Giovanni Muraca «È arrivata la richiesta di generare un cup ossia un codice unico di progetto, che rappresenta il primo passo per la realizzazione dell’opera che sta per prendere forma grazie al decreto di finanziamento e noi cercheremo di essere all’altezza».

Come spiega preliminarmente il sindaco di Reggio, Giuseppe Falcomatà: «Nei prossimi giorni avremo l’invio del finanziamento e l’erogazione delle risorse da parte del Ministero e il sogno comincia a diventare realtà. D ovviamo convincerci che non si tratta solo di una grandissima opera dal punto architettonico e urbanistico, ma che va riempita di contenuti e questo va fatto contestualmente all’avvio delle procedure della gara d’appalto perchè non possiamo permetterci di arrivare alla conclusione dei lavori e di avere un involucro vuoto. È evidente che è il preludio ad una fase di condivisone e concertazione con la città, con le consulte, i comitati, le associazioni di categoria per un percorso che deve far sentire il museo come un bene comune che appartiene a tutti noi e che tutti si possano sentire protagonisti già dalla fase iniziale».

Un contenitore dentro al quale però come chiariscono gli architetti Artuso e Innocenti dello studio Artuso Architetti associati, vanterà: «una mostra permanente e delle mostre temporanee, da aggiornare ogni tre mesi. Ma anche punti ristoro, una sala convegni, bookshop, atelier di danza, esposizioni commerciali come fiere e un acquario affinchè possa essere un ulteriore punto di incontro della città e un museo che racconti la storia della città col suo mare da tutti i punti di vista. Lo studio si articolerà in varie sessioni per arrivare ad immaginare Centro delle culture del Mediterraneo». Un lavoro che coinvolgerà anche esperti del settore tra cui anche il direttore dell’Acquario di Genova. Attualmente, come evidenziano gli architetti, ci sono a disposizione fino a 53 milioni che non saranno sufficienti, dovranno essere implementati, ma intento era attaccarsi per ottenere l’inserimento nel piano strategico.

Museo del mare, l’acquario

Sull’idea di un grande acquario si era registrata la protesta della sezione reggina della Lega Antivivisezione. Ma il sindaco su questo punto è chiaro «Su tutte le novità e le cose che riguardano lo sviluppo della città non si può avere un approccio squisitamente ideologico, vanno valutate nel merito ed affrontate nel concreto le questioni. L’idea dovrà essere verificata sia sotto il punto di vista della sostenibilità ambientale sia economica – e poi aggiunge – Uno dei punti chiave sarà anche discutere del modello di gestione del museo del mare, il Comune da parte sua da solo non potrà gestire una struttura produttiva e così grande». Una volta aperto il museo potrebbe dare lavoro a 35 persone.

Museo del mare e non solo

Cosa succedere quando si sbloccherà il finanziamento? Afferma Muraca «Scriveremo una variazione in bilancio per avviare la procedura con i progettisti che ancora hanno un rapporto con l’amministrazione (il progetto risale a 10 anni fa circa, nds)».

Ma lo stesso museo avrà una funzione catalizzatrice di ciò che c’è intorno. A partire dal Quartiere Candeloro, raccordato con il Piano strutturale comunale. C’è stato un primo ok per l’inserimento nel bando del ministero dei Trasporti e si è in attesa di conoscere tempi finanziamento.

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