Locri, minoranza all’attacco: «Rischio nuovo dissesto. Calabrese si dimetta»

«Nella seduta di consiglio comunale del 31 luglio scorso i gruppi di minoranza hanno messo il Sindaco alle corde, ma il rischio è che al tappeto finiscano i cittadini locresi, sui quali si stende l’ombra del secondo dissesto finanziario». Così in una nota il gruppo d’opposizione in seno al civico consesso locrese “Scelgo Locri”.

«Illegittimità e gravi errori, se non addirittura false rappresentazioni finanziarie, vizierebbero irrimediabilmente la deliberazione inerente l’assestamento di bilancio, approvata, in spregio a qualsiasi regola finanziaria, prima della formale approvazione da parte del consiglio del conto consuntivo dell’esercizio 2020, ma contenente, addirittura, dati finanziari relativi proprio a tale consuntivo».

«Per tale motivo, infatti, il capogruppo Carabetta e il consigliere Sainato, con due diverse note avevano, giorni prima, espressamente chiesto la presenza del revisore dei conti in aula che, tuttavia, adducendo problemi personali non ha presenziato. Tale immotivata assenza ha indotto il gruppo Scelgo Locri a depositare una articolata interrogazione sulla gestione del bilancio e sul rispetto dei vincoli imposti dal Ministero per uscire dalla fase di dissesto finanziario.

È stato quindi stigmatizzato l’inserimento nell’assestamento di bilancio dei dati del consuntivo 2020 nonostante tale atto non sia ancora stato approvato dal consiglio».

«In sede di consiglio (assenti per motivi personali Carabetta, Sofia e Previte) il nostro consigliere Ratuis ha contestato la mancata approvazione dei ruoli coattivi, che rischia di determinare macroscopiche falle nei conti dell’ente in grado di condurre al dissesto, così come è stato evidenziato che in modo assolutamente inspiegabile dalla data di approvazione del dissesto finanziario (maggio 2017) l’ente non abbia dichiarato l’esistenza di nessun debito fuori bilancio.

E’ emerso tra l’altro che il debito con la Regione Calabria, per la fornitura idropotabile degli anni 1981/2004, non si sa che fine abbia fatto, non risultando indicato in nessuna posta di bilancio.

Nel solco di quanto accennato dal consigliere Ratuis si inserivano poi i rilievi tecnici del consigliere Sainato ai quali nessuna formale giustificazione riuscivano a fornire né il segretario generale né tanto meno il responsabile del settore finanziario».

«In particolare, lo stesso evidenziava macroscopiche incongruenze tra i dati finanziari riportati nel bilancio di previsione, nelle determine di approvazione dei ruoli idrici e nei dati “ufficiosi” del Consuntivo 2020, dai quali emerge una “sterilizzazione” di circa 3,5 milioni di euro, rispetto ai quali il responsabile del settore finanziario non è parso riuscire a fornire adeguati riscontri.

Proprio tali gravi incongruenze finanziarie veniva chiesto alla maggioranza guidata da Calabrese di ritirare l’atto in discussione e correggerlo, avvertendo che la rilevanza delle illegittimità e delle incongruenze tecniche rilevate avrebbero altrimenti potuto comportare l’impugnazione della deliberazione di assestamento di bilancio e il conseguente scioglimento del consiglio comunale.

È qui che il Sindaco, messo alle corde, dopo aver tentato una difesa d’ufficio della segretaria comunale e del Responsabile del settore finanziario, ha ammesso la possibilità che siano presenti errori negli atti di bilancio, ad esempio nel ruolo idrico 2020, per il quale i cittadini hanno ricevuto salate bollette da pagare in unica rata, peraltro già scaduta a giugno».

«Il modo disinvolto e irresponsabile di amministrare i conti dell’ente preoccupa molto il gruppo Scelgo Locri e tale preoccupazione è ancor maggiore visto che lo stesso Sindaco, intervenendo in Consiglio, ha sostanzialmente ammesso che l’ente è in affanno. Infatti il sindaco, ormai quasi al tappeto, come un pugile suonato, ha dichiarato che se tali errori di bilancio dovessero comportare lo scioglimento del consiglio sarà pronto ad accettarlo tranquillamente. Un sindaco rispettoso dei suoi cittadini dovrebbe ormai prendere atto dell’impossibilità di amministrare la città con una maggioranza risicata e una ormai palese incapacità gestionale che rischia di condurre l’ente al secondo dissesto finanziario».

«Il tacere o addirittura il negare tali inconfutabili realtà è un grave errore politico ed un atto di egoismo in chiave meramente elettorale.  Confidiamo che il sindaco rifletta e giunga a più miti decisioni dettate dal senso di responsabilità e si dimetta» conclude l’opposizione locrese.

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