Ponte sullo Stretto, Vono: «Prima pietra prima di fine legislatura»

«Le parole del Ministro Giovannini sul Ponte sullo stretto sono sicuramente positive per quanto concerne la volontà di realizzare un opera strategica per il rilancio del mezzogiorno e di tutto il paese ma la richiesta dell’Intergruppo parlamentare al governo  al Ministro dei Trasporti è che i lavori comincino prima della fine della legislatura». Lo dichiara la senatrice di Italia Viva, Silvia Vono, vicepresidente della commissione Trasporti di palazzo madama e coordinatrice dell’Intergruppo parlamentare per la realizzazione del Ponte dello Stretto.

«Bisogna posare la prima pietra con una valutazione attenta del progetto già esistente e cantierabile e realizzabile in piena sicurezza conservando la completa affidabilità funzionale, prima di mettere in campo ulteriori studi di fattibilità su proposte già esaminate, studiate e su cui lo Stato ha impegnato ingenti risorse, Studi che, alla luce di ciò, potrebbero risultare del tutto superflui. I fondi ci sono. Webuild (ex Impregilo) è pronta a sostenere in gran parte l’opera e da parte delle Regioni Calabria e Sicilia è stata già data piena disponibilità a rivolgersi al mercato finanziario per reperire i fondi mancanti».

«La costruzione del Ponte – prosegue – sarà a costo zero per i cittadini e darà allo Stato la disponibilità di un’infrastruttura del valore nominale di 8 miliardi di euro e di nuove entrate erariali per 9 miliardi di euro da investire nello sviluppo del Mezzogiorno. Sono stimate 11 mila assunzioni dirette e 107 mila nuove assunzioni di indotto che porterebbero ad un incremento dello 0,5% del tasso di occupazione nazionale ed un aumento dello 0,2% del Pil italiano, pari a circa 2,5 miliardi di euro all’anno per 30 anni. Non si può perdere altro tempo, servono tempi certi. C’e un fronte trasversale in parlamento che dice si all’opera, è una occasione che non possiamo sprecare. Si deve iniziare subito» conclude.

Condividi
Impostazioni privacy
Privacy e termini di Google