Rubens Curia non sarà della partita. La sua candidatura nella lista della presidente Amalia Bruni, così come ipotizzato di recente su queste colonne, non è in discussione. Ci tiene a sottolinearlo lui stesso «anche se apprezzo molto – si legge in una brevissima nota – la professoressa Bruni e la sua scelta coraggiosa di candidarsi a governatore della Calabria».
Proprio la Bruni, quando a luglio accompagnò Enrico Letta, impegnato in città nella presentazione del suo libro “Anima e cacciavite: per ricostruire l’Italia”, all’inizio del suo intervento intese rivolgere due ringraziamenti particolari “a Nicola Irto che ha generato il mio nome assieme a Rubens Curia”. Lecito, quindi, dare credito ai rumors che lo volevano impegnato in prima persona, e quindi considerare una sua probabile candidatura al fianco della candidata del centrosinistra a trazione giallorossa.
Invece no, Rubens Curia, elemento prezioso della task force anti covid a livello comunale e regionale, non ci pensa proprio a rilanciarsi in politica, in quanto – le sue parole – «impegnato nel Progetto di Comunità Competente che vede come protagonisti 50 Associazioni, Comitati e Ordini professionali per una riforma etica e organizzativa della sanità calabrese».
Insomma in una maniera o in un’altra Rubens Curia rimane a disposizione della sua Regione, mettendole al servizio tutta l’esperienza, anche politica, accumulata nella sua storia personale.