lunedì,Giugno 17 2024

Elezioni regionali, Brugnaro «Calabria centrale per gli interessi del Paese»

Prosegue la campagna di Coraggio Italia con la visita del presidente (e sindaco di Venezia) Luigi Brugnaro che, assieme a Giovanni Toti, ha dato vita a questa nuova creatura politica che sosterrà il centrodestra di Occhiuto

Elezioni regionali, Brugnaro «Calabria centrale per gli interessi del Paese»

Prosegue dall’hotel Altafiumara a Villa San Giovanni la campagna per le regionali in Calabria di Coraggio Italia, con la visita del presidente (e sindaco di Venezia) Luigi Brugnaro che, assieme a Giovanni Toti, ha dato vita a questa nuova creatura politica. Coraggio Italia si presenta agli elettori della prossima tornata autunnale a sostegno del candidato del centrodestra Roberto Occhiuto.

«È un partito nuovo – chiarisce Brugnaro –  Lo abbiamo costituito da un mese e lo avevamo pensato per le elezioni tra due anni, ma abbiamo deciso di partecipare alle regionali perché riteniamo la Calabria centrale per gli interessi del Paese. Per gli interessi dei bambini e dei giovani che devono poter scegliere e qui non c’è una scelta. Già da piccoli pensano di andare via, in tanti sono andati via. Questa cosa è immorale. Ora siamo nel post pandemia e ci sono tante risorse che vanno investite al Sud, ma non a chiacchiere, sostenendo il lavoro e gli imprenditori che fanno impresa al Sud. Non c’è bisogno di eroi. Io non sono venuto a insegnare nulla, anzi sono venuto ad imparare. Faremo l’Italia dalla Calabria, lo sento».

Abbiamo parlato delle tante risorse della Calabria, ma che ruolo avrà l’innovazione?

«Tutto il Paese ha necessità di innovazione. Qui abbiamo linee telefoniche che devono essere potenziate e bisogna rafforzare le dorsali della fibra ottica, proprio perché avere fibra e avere connessioni consentirà ai giovani di fare start up, alle aziende multimediali il commercio elettronico è il futuro. Partiamo dai calabresi, ancora una volta, ad esempio, tanti tratti del sistema ferroviario sono ad un binario, bisogna farne due per non aspettare il treno dall’altra parte e poi bisogna mettere treni moderni, nuovi, perché la gente può usare quei sistemi. Se i treni ci sono la gente comincerà ad usarli se funzionano. Sono così banali forse ma vanno fatte. Lo stesso dicasi per i porti. Ma non porti giganteschi che poi restano cattedrali nel deserto, porti dati in mano ai calabresi, ai privati. La sanità, il lavoro e la salute sono le cose che interessano alle persone, a maggior ragione qui in Calabria e che si possono fare».

Cosa si potrebbe fare con 800 chilometri di costa in Calabria?

«Qui ci sono le più grandi tonnare. I tonni vengono pescati da flotte italiane che poi li vendono a maltesi e giapponesi. Qui dobbiamo intervenire sulle leggi sulla pesca: i calabresi devono essere proprietari del loro mare. Dobbiamo lavorare sul mare che rappresenta una fonte economica gigantesca. Nelle darsene ad esempio non solo si potranno ospitare le grandi barche ma potrebbero servire ad affittare piccole barche a chi vuol conoscere il mare. È tutta fonte di ricchezza come succede dappertutto. Ecco perché ci vuole un partito come il nostro: alla Camera noi siamo già un gruppo parlamentare e possiamo davvero portare le richieste della Regione: quando Occhiuto ci chiamerà noi ci saremo, il nostro telefono sarà sempre libero. Saremo alleati di Occhiuto e dei Calabresi e porteremo le loro istanze in parlamento. Lo abbiamo fatto con tanti amministratori. Abbiamo visto il bilancio del Comune di Catanzaro: è da far conoscere perché il sindaco sta gestendo bene la sua città e potrebbe essere da esempio ad altri in tutta la Regione. La Calabri ami è piaciuta moltissimo e porterò a casa l’idea della vostra gentilezza. E vi invito tutti a Venezia».

Un partito che vuol partire da valori base come la famiglia

«Certo. A pensarci anche l’impresa è una famiglia. Famiglia è un sistema allargato alla fiducia ed alla tradizione. Ed ognuno ha la propria tradizione e va rispettata. E la logica e la resilienza del riuscire a stare in territorio difficile come questo fa capire quanto forti siano queste persone e quanto possono dare a tutto il Paese. L’importante non è vincere, ma sapersi rialzare dopo una sconfitta e i calabresi lo hanno dimostrato. Adesso però serve una rete nazionale. Ripartiamo insieme, ora che la pandemia è finita, a prescindere dall’appartenenza politica. Io non ho mai avuto una tessera politica. Pensiamo al futuro: al centro mettiamo i nostri bambini. Coraggio Italia. Coraggio Calabria!».

Come chiarisce Occhiuto «La nostra è una coalizione coesa e compatta, in Calabria ancora più forte che nel resto del Paese perché oltre ai partiti tradizionalmente ancorati al centrodestra quindi Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia ci sono altre esperienze come Coraggio Italia che in Calabria si è radicata molto bene e velocemente. Con Brugnaro si è creato subito un rapporto di grande sintonia perché è abituato a parlare di cose concrete, a trovare le soluzioni. Questo deve essere l’approccio del nuovo governo regionale: dobbiamo pensare a valorizzare la Calabria che è straordinaria che ha tante risorse, dicendo al Paese che la Calabria non è solo ‘ndrangheta. A ‘ndrangheta ci fa schifo e non può essere solo un alibi. In Calabria si può fare molto purchè ci siano idee e classe dirigente e Coraggio Itali ci sta aiutando a riempire il nostro programma».

In apertura di convegno il vicepresidente Gaetano Quagliariello ha raccontato «Abbiamo l’ambizione di costruire un partito aperto a tutti. Abbiamo poche e chiare regole che valgono per tutti per cui si premiano merito e forza. Noi non siamo contro nessuno abbiamo l’ambizione di rinforzare il centro del centrodestra. “Se cresce la Calabria cresce l’Italia” afferma il nostro presidente. Una frase ancora più vera oggi. Arriveranno dei fondi e devono essere ben utilizzati. Solo se cresce il Sud l’Italia ce la può fare. Non dobbiamo gravare sulle generazioni future».

top