Aeroporto dello Stretto, Marina Neri: «Quanto tempo sprecato con Sacal»

«Il primo cittadino di Reggio Calabria ci informa, con un post pubblicato recentemente sulle sue pagine social, che la città dello Stretto deve “uscire al più presto dalla gestione unica regionale dell’aeroporto e lavorare per una nuova società”. Meglio tardi che mai, osservo! Quanto tempo sprecato! E a discapito delle mie concittadine e dei miei concittadini che negli anni hanno dovuto affrontare l’odissea delle diaspore sanitarie, quelle per i viaggi di studio e di lavoro. Sì, tempo sprecato. E non è una nota polemica.

È la constatazione che l’attuale determinazione era stata nel tempo suggerita più volte dal Movimento per l’aeroporto dello Stretto strategico e internazionale e dai suoi referenti Pasquale Amato e Domenico Gattuso, senza che venisse dato loro il benché minimo ascolto». Queste le parole di Marina Neri, candidata alle prossime elezioni regionali, in merito alla questione Sacal. «Prendo atto della volontà dell’amministrazione – continua – auspicando che i tempi di attivazione concreta non siano affidati alla calendarizzazione elettorale.

Pertanto, nell’ottica di una sempre costruttiva critica e fattiva partecipazione, si ribadiscono le azioni immediate che andrebbero intraprese, ossia occorre svincolarsi dalla gestione unitaria, prevedere la nascita di una nuova società distinta e separata da Sacal, oppure affidare il controllo della stessa ad un assetto pubblico con una incidenza preponderante della Città Metropolitana; occorre battersi con convinzione affinché venga intensificata l’offerta di voli quotidiani per le due destinazioni usuali, Roma e Milano e, contestualmente, renderne eque le tariffe e accessibili gli orari; farsi parte attiva e promotrice di servizi di trasporto low cost e charter, cooperando con altre realtà aeroportuali, in primis, l’aeroporto di Catania; portare avanti le istanze per garantire ai velivoli una guida strumentale in totale sicurezza, nelle delicate fasi di decollo e atterraggio; predisporre un piano sinergico dei trasporti locali (bus, navette, taxi, treno) che tenga conto delle esigenze, in costi ed in orari, dei cittadini dello Stretto. 

Trasporti che debbono offrire un collegamento costante con lo scalo aeroportuale nel rispetto degli orari dei voli in arrivo e in partenza. Il primo cittadino probabilmente sì è reso conto che non è più procrastinabile una presa di posizione, ferma, decisa, concreta, della Città metropolitana di fronte alla sempre più marcata discriminazione nei confronti dello scalo reggino».

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