domenica,Giugno 16 2024

Elezioni regionali, Pd primo partito a Reggio Calabria. Forza Italia leader in provincia

Fratelli d'Italia esce ridimensionato dalla competizione elettorale. La Lega arretra. Ottima performance di Noi con l'Italia e Coraggio Italia

Elezioni regionali, Pd primo partito a  Reggio Calabria. Forza Italia leader in provincia

Di Claudio Labate – A Forza Italia la provincia, al Pd la città di Reggio Calabria. Questo il dato politico che viene fuori dalle elezioni regionali.

Gli azzurri di Roberto Occhiuto, sotto la sapiente e certosina opera del deputato Francesco Cannizzaro hanno messo a segno un altro risultato importante nel reggino. Perché Forza Italia a livello provinciale con l’incredibile 21,09% scalza Fratelli d’Italia in caduta libera affermandosi quale primo partito sul territorio della città metropolitana. Un aumento di cinque punti percentuali netti rispetto al gennaio del 2020, quando si accodò a FdI con il 15,94%, per scendere al 13,51 a livello cittadino. Ma la crescita di Forza Italia è omogenea, ed oggi in città fa registrare un lusinghiero 18,97%.

Il partito di Giorgia Meloni è il secondo nel centrodestra a livello provinciale con il 9,61%, ma nel 2020 si affermò primo partito con ben il 16% delle preferenze. Oggi, in città può contare il 10,83% dei consensi, ma alle precedenti regionali fece segnare un lusinghiero 14,60. Segno, questo, che la dialettica interna al partito è stata compromessa da una gestione dello stesso da parte di Denis Nesci che è sempre più contestata, e che sembra portare a dei risultati tutt’altro che eclatanti. Non è un mistero d’altra parte che la lista sia stata costruita puntando tutto, o quasi, su Giuseppe Neri, che comunque è riuscito a farsi eleggere. 

Ma arretra anche la Lega, attraversata da cambiamenti e veleni che l’hanno in qualche maniera indebolita. Questa elezione era un po’ la cartina di tornasole del gradimento non solo del Carroccio che ha governato l’ultimo anno della sfortunata legislatura che ha visto la morte di Jole Santelli, ma era anche una sorta di misurazione del gradimento del reggino facente funzioni Nino Spirlì. Il Carroccio passa dal 9,18 del 2020, all’8,58 di oggi. Una leggera perdita, anzi un successo per il Commissario Saccomanno, ma la verità è che il candidato sponsorizzato da Roy Biasi e Nino Spirlì, vale a dire Princi, arriva secondo dietro un ex Udc – il dirigente scolastico Giuseppe Gelardi – che viene eletto mettendo in fila anche l’uscente Tilde Minasi

In questo quadro fa un figurone anche la lista Forza Azzurri che a livello provinciale racimola l’8,99% dei consensi, piazzandosi al terzo posto tra FdI e Lega, perdendosi però nelle retrovie della coalizione nel dato di Reggio città, dove raccoglie soltanto il 2,68%.

Ottime invece le performance di Noi con l’Italia di Maurizio Lupi e Nino Foti (che evidentemente mantiene un ottimo ascendente a queste latitudini) e di Coraggio Italia. Il primo si piazza al quarto posto nel centrodestra con il 5,86% in città e il 4,77 in Provincia; il secondo appena dietro con il 5,50% a livello cittadino e il 6,47 su scala circoscrizionale. Curioso annotare come ad essere eletto è Salvatore Cirillo, un ex forzista che sopravanza Serena Anghelone (prima in città per preferenze), sorella dell’ex vicesindaco Saverio, già coordinatore di Cambiamo con Toti.

Infine l’Udc che, dopo una stagione difficile tra vicende giudiziarie e abbandoni più o meno eccellenti, non supera l’1,24 su base provinciale e l’1,86 in città. Una percentuale talmente bassa da non permettere all’Udc di assicurarsi il secondo consigliere regionale.

Il Partito democratico vive in una situazione di stallo. Le vicende che hanno contrassegnato la scelta del candidato presidente e la campagna elettorale di quasi tutti contro tutti non hanno facilitato le cose. Oggi il Pd in città mantiene la leadership con ben il 21,42% delle preferenze, mentre su base provinciale il dato cala, e di molto, attestandosi al 14,14%. Difficile dire che a trainare il risultato sia la gestione cittadina del sindaco Giuseppe Falcomatà, anche perché alle comunali di un anno fa il Pd si attestò ad un deludente 10,5%. Un dato che era preoccupante, allora, alla luce del 22,4% registrato in città alle regionali dello scorso gennaio 2020. Ma è un dato da prendere con il beneficio dell’inventario vista la diversa metodologia del voto. 

Sostanzialmente stabile la situazione nei cinquestelle. Evidentemente l’effetto Giuseppe Conte, da queste parti non ha attecchito abbastanza. Infatti oggi il M5s registra a livello cittadino il 5,88% (a fronte del 5,53 registrato a gennaio 2020 ma con altra coalizione) e a livello provinciale il 5,78% di preferenze (nel 2020 era al 4,76%).

Una debacle invece per Carlo Tansi e la sua Tesoro Calabria. Oggi è condannato all’oblio con lo 0,85% a livello cittadino e l’1,56 a livello provinciale. Evidentemente l’alleanza con il centrosinistra non ha convinto i suoi estimatori visto che nel 2020  aveva registrato su base provinciale il 3,42% e in città il 3,2.

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